Roma, Luis Enrique ora è solo

Luis Enrique sembra ormai solo abbandonato anche dalla dirigenza, il progetto Roma naufraga

L'allenatore della Roma Luis Enrique

LUIS ENRIQUE FIRENZE ROMA BALDINI / WEBLuis Enrique dopo Firenze è solo. Tutti i buoni propositi di questa estate sono naufragati nel nubifragio di ieri pomeriggio. La squadra, a parte i 15 minuti di predominio assoluto senza tiri nello specchio della porta, è sfaldata. Molti giocatori sono fuori ruolo per colpe e dell’allenatore e della società che non ha acquistato in alcuni reparti nevralgici; i movimenti si intravedono ma poi finiscono e si perdono in un estenuante possesso palla che termina con il gol avversario. La situazione è grave, gravissima, e i comportamenti dei giocatori (vedi Gago e Bojan) sono sintomo di un nervosismo di fondo già annusato nell’episodio Osvaldo – Lamela. Probabilmente e come in tutte le storie di calcio quando si perde, il maggior colpevole è l’allenatore e come tale se la squadra non gioca è giusto che paghi. La società però si è incartata, come puoi mandare via un allenatore sul quale avevi puntato tutto e reso pietra angolare di un progetto a lungo termine? Non lo sappiamo e non è compito nostro saperlo, come non sappiamo se le scelte sull’utilizzo dei giocatori da parte di Luis Enrique sia dettato da un’analisi calcistica o invece da ripicche personali (sarebbe la fine). Ora Luis Enrique è solo, forse anche Baldini, al di la delle dichiarazioni di facciata, lo ha abbandonato. I tifosi vogliono la sua testa, il popolo reclama il suo capitano, Luis Enrique è sempre più solo. Forse Luis Enrique è solo da quella notte col Bratislava, forse Luis Enrique non è pronto per un campionato come la serie a, forse la società ha acquistato male sul mercato, forse Baldni ha sbagliato. Troppi forse e una sola certezza, lunedì arriva la Juventus.

Valerio Lupi

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