Roma-Inter, La conferenza stampa di Luis Enrique

L’allenatore spagnolo ha presentato la partita di domani pomeriggio (ore 15.00) contro l’Inter di Claudio Ranieri

Il tecnico giallorosso Luis Enrique

ROMA INTER LA CONFERENZA STAMPA DI LUIS ENRIQUE / TRIGORIA – A Trigoria è da poco terminata la conferenza stampa del tecnico giallorosso Luis Enrique, in vista della partita di domani pomeriggio contro l’Inter (ore 15.00). L’allenatore spagnolo ha incontrato dunque i giornalisti presenti questa mattina nel centro sportivo romanista, rispondendo alle loro domande.

Di seguito le dichiarazioni del mister:

Buongiorno mister. E’ più complicato affrontare l’Inter dopo una sconfitta?

“No, non è complicato. La partita è sempre importante, la notizia buona è che dopo una sconfitta se si può giocare subito è meglio. E’ un’ottima opportunità per noi e faremo di tutto per vincerla. L’Inter è fortissima, con grandi giocatori e con un collettivo eccezionale. Sarà una partita molto difficile, noi avremo il possesso palla ma le loro ripartenze saranno pericolosissime”.

Cosa si rimprovera nella sconfitta di Cagliari?

“Ogni volta mi faccio sempre delle domande: non solo nelle sconfitte ma anche nelle vittorie. Ma lo faccio per me, non in pubblico”.

Vede in qualche giocatore un po’ di paura? C’è qualcuno nel gruppo che è più fragile?

“No, non credo. Io continuo ad essere ottimista perchè vedo ogni allenamento e ogni giorno cosa accade. Ora sono davvero ottimista, nessuno mi può dire che la Roma non ha una propria identità e questa è già una grande vittoria. Io sono molto esigente, vedo la squadra con tante possibilità ma dobbiamo fare sempre il 100%. Se non facciamo tutto a modo, però, siamo una squadra che può essere facilmente battuta. Quello che vedo mi piace e siamo sulla strada giusta, ma i dettagli sono importanti”.

I numeri della Lega dicono che la Roma è avanti all’Inter (possesso palla etc., ndr), ma in classifica i nerazzurri sono avanti. Come mai?

“I numeri erano superiori anche con il Cagliari e poi abbiamo perso. A fine stagione vedremo i numeri, l’importante ora l’atteggiamento della squadra e io vedo tutto. Non so cosa accadrà nel futuro, io penso che siamo sul punto di divenire una squadra incredibile, ma gli errori sono ancora molti. Dobbiamo ancora cambiare la nostra mentalità senza guardare troppo la classifica”.

Va bene l’identità, ma questa stagione non rischia di scivolare nell’anonimato? Potrebbe accadere?

“Non lo so, non parlo di obiettivi. Può essere, ma io credo che continueremo a migliorare da qui alla fine della stagione. Lo vedremo alla fine, guarderemo la classifica e faremo tutte le nostre valutazioni”.

In difesa ogni partita cambiano giocatori. Perchè, non è soddisfatto?

“Non c’è nessun problema. Io non voglio 11 titolari, per me questo è chiarrissimo: io voglio 20/22 titolari. Io voglio una squadra completa. Lo so che non è facile da capire questo, io so perfettamente chi è nella migliore condizione ma devo gestire la squadra per tutta la stagione. Faccio delle scelte e so che a volte sono difficile da comprendere, ma so anche perfettamente quello che sto facendo. Forse questa settimana cambierò in attacco…..“.

Nella Roma vista a Cagliari, si può dire che c’è anche un problema caratteriale?

Il lavoro è molto per migliorare la squadra. Contro il Cagliari avevamo recuperato il risultato, ma poi non abbiamo mantenuto lo stesso livello in tutta la partita. Fino all’1-2 eravamo superiori, poi invece ci siamo rilassati troppo e questo non va bene”.

Per vincere la Roma deve dare il 100%. Questa rosa è adeguata per questo?

Sì, certo che sì. La Juve gioca sempre al 100%, avete visto? Hanno un calcio diverso, è vero, ma noi possiamo fare lo stesso. Noi dobbiamo migliorare l’intensità per diventare grandi. Abbiamo un’identità precisa, ma dobbiamo fare un altro sforzo: uno sforzo di squadra. Possiamo riuscirci ed è solo una questione di concentrazione“.

La Roma ha un’identità, ma è anche vero che dopo Cagliari lei ha ammesso di essere deluso. Ma Cagliari,allora, cosa ha insegnato? Che la squadra è ancora immatura per reggere ritmi importanti di questa stagione?

“No. la partita di Cagliari è stata strana. La Roma ha giocato bene 25 minuti ma poi si è persa: è lo specchio del momento di questa squadra. Io cerco sempre di migliorare la situazione e ho parlato moltissimo con i miei giocatori. Ho grandissima fiducia in loro e cerco di parlare con loro per capire cosa non va in alcune situazioni”.

Domani Roma-Inter. Partita difficile per i giallorossi anche per i troppi giovani?

“Non siamo d’accordo quasi mai. Quando vinciamo non è perché i giovani sono bravissimi e quando perdiamo perché i giovani non sono bravi. Se vinciamo vinciamo tutti e se perdiamo perdiamo tutti, anziani e giovani. La squadra è al di sopra di tutti. Contro l’Inter mi aspetto una partita difficile, ma siamo fiduciosi anche perchè avremo il pubblico dalla nostra parte. Noi dobbiamo andare alla partita senza nessuna paura, sapendo che non sarà facile. Se perdiamo non succede nulla, ma dobbiamo dare assolutamente il 100%”.

L’Inter è in crescita e la Roma no….

“Chi è in salita? Non credo….”

Che tipo di avversario è la squadra di Ranieri? Che giudizio ha dell’ex allenatore della Roma?

“L’Inter è una squadra molto importante e che ha fatto dei miglioramenti importantissimi. Era in difficoltà e adesso si è rialzata, ma non penso sia la peggiore squadra da affrontare in questo momento. Ranieri è un allenatore di livello altissimo e con grande esperienza. Io non posso che parlare bene per quello che ho visto, ma non so come lavora. La sua qualità come allenatore è fuori da qualsiasi discussione”.

De Rossi è in condizione di giocare?

“E’ difficile da dire. Lui ha fatto lavoro fisico individuale e due soli allenamenti con la squadra. Non lo so ancora”.

Marco Decrestina

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