Roma-Inter, l’estro contro il metodo. Tattiche a confronto

Domenica pomeriggio all’Olimpico si sfideranno due squadre con idee e mentalità tattiche completamente differenti l’una dall’altra

Pareggio a reti bianche nell'andata tra Inter e Roma

ROMA-INTER TATTICHE / WEB – Sfida affascinante quella tra Roma e Inter, prevista per domenica pomeriggio all’Olimpico, sempre che il meteo lo consenta. Fascino che scaturisce non solo per la rivalità storica delle due compagini, ma anche per gli approcci tattici completamente differenti che si troveranno contro in questo fine settimana. Da una parte c’è la Roma, del giovane tecnico spagnolo Luis Enrique, proveniente dalla scuola Barcellona, ha imparato un pà dagli olandesi Cruyff e Van Gaal, ma anche dal modo attuale di giocare della squadra catalana di Guardiola. Quel suo 4-3-3 spregiudicato, mobile, molto poco zemaniano è una novità assoluta nel panorama del nostro calcio nazionale. I terzini che spingono come ali, il regista difensivo che si reinventa centrale aggiunto, la prima punta che fa la spola tra centrocampo ed attacco, tutte le varie accortezze tattiche piene di estro e mentalità offensiva. Dall’altra parte invece l’Inter del metodico Ranieri, uno dei più esperti allenatori della serie A, più avvezzo ad un modulo tattico classico ed equlibrato. Domani il tecnico romano non avrà a disposizione il suo fantasista Sneijder e dovrebbe ripresentare il 4-4-2 che tanto gli piace, basato sulla grande mole di gioco sulle fasce, sovrapposizioni e cross al centro a sfruttare i guizzi delle due punte in area di rigore. Dunque scontro frontale tra il nuovo e progressivo tiqui-taca giallorosso ed il classico e convenzionale schema a zona dei nerazzurri.

Keivan Karimi

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