FIGC, A Coverciano per sconfiggere la Sla

Oggi conferenza tra  i vertici della federazione per tenere sempre viva l’attenzione su questa terribile malattia purtroppo legata al mondo del calcio

CALCIO SLA FIGC / WEB – E’ una malattia particolarmente sentita nel mondo del calcio e oggi a Coverciano si sono riuniti i maggiori specialisti di tutta Italia in un convegno dal titolo “La ricerca sulla SLA: dalla genetica verso la terapia” promosso dalla FIGC.

La federazione ha confermato di voler continuare l’impegno di studio e ricerca per sconfiggere questa malattia: “Noi come Figc continueremo a finanziare la nostra commissione scientifica. Credo che in questo settore, in questo campo, tutto quello che si fa non è mai abbastanza. Bisogna andare avanti con la ricerca, con le indagini, con gli studi e con i finanziamenti. Il compito nostro come federazione è quello di finanziare la ricerca, gli studi, gli approfondimenti lasciando, come abbiamo fatto finora, assoluta indipendenza ed autonomia alla commissione scientifica sull’utilizzo di questi fondi. Abbiamo chiamato a far parte della commissione scientifica, ormai dal 2008, medici e specialisti di grandissima fama e questo ci tranquillizza“.

Attualmente la ricerca si muove in modo tale non solo da ricercare le cause della malattia, ma anche nell’ottica di fare in modo che si possa rallentare l’effetto sui malati.

Riguardo la correlazione tra questa malattia e il mondo del calcio: “E’ possibile che il calcio come sport possa favorire la Sla, ma è evidente che, se non si ha quel difetto genetico, la malattia non verrà mai. Magari a questi soggetti la Sla sarebbe venuta a 60 anni o a 55, ma la fatica, lo stress, l’ha favorita. Noi stiamo cercando anche di capire qual è il legame, il meccanismo. Se continuiamo a dire che la colpa di chi contrae la Sla è del calcio, non andiamo oltre. Dobbiamo trovare la terapia che non serva solo ai calciatori malati di Sla, ma a tutti i malati di Sla. Speriamo di trovare altri finanziamenti: la Figc in questo periodo ha stanziato 450 mila euro, che non sono pochi, adesso finanzieremo il progetto sperimentale sugli animali e speriamo di trovare presto altri“.

 

Sara Mascigrande

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