Roma: una squadra o una vetrina per mettersi in mostra?

Ai microfoni di Te la do io Tokyo, il conduttore, Mario Corsi, ha sottolineato il poco spirito di appartenenza di alcuni elementi della rosa

L'esultanza della Roma dopo il gol inflitto al Genoa (Getty Images)

ROMA SQUADRA VETRINA METTERSI IN MOSTRA / WEB – Le parole di Walter Sabatini (”da qui fino alla fine, tutti dimostrino di meritare la Roma”) hanno portato ad una riflessione nel corso della trasmissione Te la do io Tokyo, in onda dalle 10.00 alle 14.00 su Centro Suono Sport, 101.5. Lo storico conduttore Mario Corsi, conosciuto come Marione, analizzando la partita persa a San Siro, ha notato come alcuni giocatori non abbiano mostrato nè spirito di appartenenza alla maglia nè grinta o cattiveria soprattutto dopo il rigore di Ibrahimovic. Secondo lo speaker, manca ormai da tempo, forse dall’inizio della stagione, ai giocatori, la sensazione di far parte di una squadra. La dirigenza non è mai stata chiara sugli obiettivi che questa rosa avrebbe potuto raggiungere. In aggiunta, il fatto che Luis Enrique cambi la formazione da domenica a domenica, rende ancora più incerti i giocatori, come se vivessero in uno stato di tensione costante e mai certi del proprio posto. Troppe, infine, sono le situazioni in bilico: troppi, cioè, non sono ancora certi di rimanere l’anno prossimo nella capitale. Secondo Corsi, tutte queste variabili hanno fatto perdere ”lo spirito di squadra” alla Roma rendendola più simile ad una vetrina che alcune risorse stanno sfruttando per mettersi in mostra in attesa, magari, di cambiare destinazione l’anno prossimo.

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