Italia-Russia, le pagelle dell’umiliazione azzurra

Voti sensibilmente bassi per l’amichevole in cui la Nazionale di Prandelli ha ricevuto ben tre sberle dai rivali russi

Marchisio in uno scontro con Nababkin

ITALIA RUSSIA AMICHEVOLE PAGELLE / WEB – Peggio di così non poteva cominciare l’avventura Europea per la nazionale azzurra; oltre alle polemiche ed agli scandali di Scommessopoli, ci si è messo anche il campo a far ingoiare altri bocconi amari al ct Prandelli ed ai suoi ragazzi, sconfitti pesantemente nell’amichevole di preparazione dalla Russia. Un 3-0 che lascia poco all’immaginazione e troppi interrogativi per il futuro del clan Italia.

Le pagelle degli azzurri:

BUFFON 6 – Salvato dal palo e dagli errori di Zyryanov, è bravo a disimpegnare su Zhirkov nel primo tempo. Dal 46′ DE SANCTIS 4,5 – Imprecisione e poca sicurezza tra i pali.

MAGGIO 4 – Prestazione inguardabile e sfortunata, ha colpe evidenti su tutti e tre i gol subiti dalla Russia.

BARZAGLI 5,5 – Pochi errori personali ma sprofonda nel marasma generale.

BONUCCI 4,5 – Lento ed impacciato, forse risente delle polemiche che provengono da altri campi.

BALZARETTI 6 – Spinge con costanza ma non trova soluzioni. Dal 54′ OGBONNA 5,5 – Meglio in fase di spinta che in difesa.

DE ROSSI 6 – Si sdoppia tra fase di recupero e di costruzione, ha l’occasione del vantaggio ma la spreca cercando l’assist. Dal 60′ MOTTA 5 – Prevedibile e lenta la sua manovra.

PIRLO 6,5 – L’unico che riesce a far girare la squadra, quando esce non c’è più luce. Dal 68′ DI NATALE sv – Non si vede mai.

MARCHISIO 5,5 – Fa tanto movimento ma di palloni ne vede ben pochi.

MONTOLIVO 5 – Non si sa bene quale sia la sua posizione, fuori dagli schemi della squadra. Dal 60′ NOCERINO 5 – Anche lui poco nel vivo dell’azione.

BALOTELLI 6 – Si impegna più del solito ma al suo talento si richiede qualcosa in più.

CASSANO 5,5 – Corre molto ma il vero Fantantonio è un altro. Dal 68′ GIOVINCO 6 – Prova a dare qualcosa dal punto di vista tecnico.

PRANDELLI 4,5 – Non riesce a motivare i suoi dopo una settimana di polemiche e dubbi. Troppo nervoso per guidare un gruppo alla deriva.

Keivan Karimi

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