Roma, ecco i top e flop del ritiro di Riscone

Il 17 luglio scorso si è conclusa la prima parte del ritiro di Riscone di Brunico per il gruppo giallorosso tra promossi e bocciati

Giallorossi durante il ritiro

ROMA TOP FLOP RITIRO / WEB – Il 17 luglio scorso, con l’amichevole a Vienna vinta contro il Rapid, si è concluso il ritiro di Riscone di Brunico per la Roma, ora giunta all’appuntamento con la Tournée negli Usa che prevede ben tre gare amichevoli nella costa orientale del continente. Nella spedizione trentina della squadra giallorossa c’è chi si è segnalato per l’ottima forma fisica ed altetica agli ordini di Zeman, ma anche chi ha penato molto sui ritmi asfissianti della preparazione del boemo. Vediamo di chi si tratta:

I Top del ritiro:

Nicolas Burdisso. Sarà che il recupero dall’infortunio al ginocchio gli ha imposto di allenarsi durante le vacanze estiva, ma El Bandito si è presentato al raduno in forma smagliante, con la grinta e la verve che lo contraddistinguono sempre. Il crack al legamento è ormai cosa dimenticata, l’argentino sarà un punto fermo della difesa romanista per la prossima stagione.

Alessandro Florenzi. Voluto da mister Zeman dopo l’esperienza positiva a Crotone, questo ragazzo di 21 anni ha stupito tutti per l’unione di volontà e tecnica messe a disposizione per la squadra già nelle prime uscite amichevoli. Qualcuno ha ammesso che Florenzi abbia l’argento vivo addosso, qualità che per giocare nel centrocampo zemaniano è indispensabile e primaria.

Rodrigo Taddei. Doveva essere uno degli epurati nella rosa giallorossa, invece ha convinto tutti per la splendida forma con ui si è presentato al ritiro. Slanciato ed elastico come se avesse 5-6 anni in meno, il brasiliano si è subito andato a prendere un posto da titolare nelle gerarchie tattiche del boemo, in attesa però di rinforzi sulle fasce. Al momento comunque è un punto fermo.

Nico Lopez. L’ultima scoperta di Walter Sabatini ha messo in mostra tutte le sue doti tecniche ed altetiche nei 12 giorni di Riscone, correndo con facilità sulle lunghe distanze e dimostrando resistenza e rapidità invidiabili. Il gol splendido segnato al Gaz Metan Severin è un gran bel biglietto da visita.

I flop del ritiro:

José Angel. Delle qualità tecniche sapevamo la carenza e l’inadattabilità col nostro calcio, molto più fisico di quello spagnolo. La sopresa in negativo ha riguardato la tenuta atletica di questo terzino, sempre tra gli ultimi nel gruppo di lavoro sulle ripetute e spesso acciaccato per fatica muscolare. Probabile che vada sul mercato nei prossimi giorni.

Leandro Greco. Proprio quando Zeman gli aveva affidato le chiavi del centrocampo nella prima uscita stagionale contro la rappresentativa locale, il mediano romano si è bloccato, passando in infermeria il resto del ritiro e dando così l’addio anticipato alla sua avventura giallorossa. Verrà ceduto tra poco.

Marco Borriello. Troppo poco il lavoro svolto dal centravanti per cercare di guadagnarsi la fiducia del tecnico; il campano è apparso statico e pesante, poco avvezzo agli allenamenti da due ore svolti a Riscone. Di mezzo ci si è messo l’evidente disamore dei tifosi, sempre pronti a fischiarlo. Anche lui è pronto all’addio.

Stefano Okaka. Sempre tra i più lenti del gruppo, poco propenso al lavoro di fatica e di corsa aerobica. Uno con quel fisico dovrebbe poter sfruttare le proprie caratteristiche esplosive, invece il povero Okaka appare sempre bloccato e non pronto al progresso tecnico ed atletico.

Keivan Karimi

 

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