Roma, Ezio Sella: “I giocatori non sono riusciti ad assorbire le richieste di Zeman. Ma resto fiducioso”

L’ex vice di Zeman conosce molto bene i giallorossi

Ezio Sella

ASROMA EZIO SELLA SU ZEMAN / ASROMALIVE.IT – Ezio Sella, ex vice di Zeman nella sua prima esperienza sulla panchina della Roma, ha rilasciato un’intervista alla redazione del portale ilsussidiario.net, dove parla delle difficoltà dei giallorossi in questo inizio di stagione:

Mister, Zeman dice che i giocatori rendono al dieci per cento: dove sta il problema? “Lui ha detto che i giocatori non fanno, o meglio non riescono a fare, gran parte di ciò che preparano in settimana. Non significa che non fanno il loro dovere al cento per cento”.

Qual è il nodo della questione? “E’ un problema di assimilazione di quello che vuole Zeman. Diversi giocatori ancora non hanno capito qual è la sua filosofia di gioco. S’impegnano, lavorano molto in settimana, e questo lo so per certo, però ancora non sono riusciti ad assorbire bene le richieste del tecnico”.

Sabatini ha detto che forse qualcuno è stato sopravvalutato: vede qualche giocatore inadeguato? “Mi sembra che tutta la squadra sia in difficoltà. Ho visto una squadra lunga, lenta, compassata: sinceramente non la riconosco come una squadra di Zeman, se non a tratti. Sicuramente questa non è la Roma a cui sta lavorando l’allenatore”.

La fase difensiva sembra totalmente assente: è preoccupato? “Non dobbiamo ridurre la fase difensiva alla difesa. La fase difensiva si fa in undici: è chiaro che con la Juventus la Roma non ha giocato da squadra. La squadra fa fatica a difendersi ma questo deriva da difficoltà che coinvolgono tutti i reparti. Bisogna anche dare grande merito alla Juventus, ma contro di loro bisogna difendere ed attaccare in undici, se no si perdono gli equilibri”.

In questo senso sarebbe stato meglio mantenere De Rossi al centro delle operazioni, invece che defilarlo nella posizione d’interno? “Tachtsidis è stato spazzato via… Non credo che questo abbia influito in maniera determinante. Ieri è stato l’insieme della Roma che non ha dato quello che poteva: si poteva anche cambiare l’ordine dei fattori, ma giocando così il risultato non sarebbe cambiato. Sono convinto che sia un discorso globale”.

Lei ha vissuto dal di dentro la prima esperienza di Zeman a Roma: cosa chiede il boemo ai giocatori? “Le squadre di Zeman all’inizio fanno sempre un pò fatica soprattutto sotto l’aspetto fisico. Lui usa carichi molto pesanti inizialmente, e in particolare quando ha a che fare con molti giocatori nuovi, come quest’anno, questi possono fare molta fatica perchè non sono abituati”.

Anche allora erano sorte difficoltà del genere? “Mi ricordo che nel suo primo anno a Roma facemmo fatica nelle prime partite, anche se con risultati un pò diversi. Sono convinto che tra un paio di partite vedremo la squadra al meglio sotto il profilo atletico, e a quel punto si vedrà un gioco migliore”.

E’ fiducioso per il prosieguo del torneo? “La parola scudetto è già stata bandita… Sì, sono fiducioso perchè sono sicuro che la squadra può assorbire le indicazioni di Zeman e fare molto meglio. Credo ancora che a livello di parco giocatori la Roma non è inferiore a nessuna squadra, a parte Juventus e Napoli“.

In queste prime giornate è nato una sorta di “caso Destro”: per lei può giocare assieme ad Osvaldo o no alternativi? “Che giochino insieme è possibile, l’importante è che entrambi capiscano che, se stanno in determinate zone del campo, non basta offendere ma devono anche aiutare nella fase difensiva. E’ una questione di testa, non di caratteristiche”.

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