Nba, sette anni fa gli 81 punti di Kobe Bryant

Il cestista l’ha rivista e l’ha commentata su Twitter

L'uscita dal campo con standing ovation di sette anni fa
L’uscita dal campo con standing ovation di sette anni fa

KOBE 81 / ASROMALIVE.IT – Il 22 gennaio del 2006 Kobe Bryant giocava una delle sue partite più straordinarie della sua incredibile carriera. Allo Staples Center i Los Angeles Lakers del Black Mamba affrontavano i non irresistibili Toronto Raptors. Andrea Bargnani non era ancora diventato un giocatore della formazione canadese mentre sulla panchina dei gialloviola siedeva ancora Phil Jackson. L.A. vinse quella partita 122-104 e Kobe fu l’autentico mattatore di quella partita nella quale segnò 81 punti: diventando il secondo giocatore nella Nba a realizzare più punti in una partita dal 2 marzo 1962 quando Wilt Chamberlain realizzò 100 punti nella sfida fra Philadelphia e New York Knicks.

Nei sette anni che sono trascorsi da quella data Bryant aveva sempre dichiarato di non aver mai rivisto quella sua irreale partita: “Non ho mai voluta rivederla perché non c’è nulla che posso imparare da quella gara. E’ stata solo un fatto di fortuna, una sorta di scherzo della natura”. Ieri però Kobe ha rotto il suo fioretto ed ha deciso di rivedere quella partita, che è stata riproposta integralmente dalla tv ufficiale della Nba, commentendola anche su Twitter: il celebre social network  sul quale l’asso dei Lakers è sbarcato da un paio di settimane guadagnando subito oltre un milione di follower.

Dai commenti postati dal Black Mamba si scorgono cose molto interessanti: dapprima Kobe ha svelato che quella fu la prima partita che sua nonna vide in diretta tv poi poco dopo il primo canestro segnato Kobe ha dichiarato di essersi subito reso conto che la difesa di Toronto ruotava in maniera pessima e poteva concedergli molto spazio. Bryant nel corso delle due ore scarse di partita ha anche risposto ad un fan che gli chiedeva che fine avessero fatte le scarpe utilizzate in quella partita spiegando che le scarpe ora giacciono nel museo della Hall of Fame a Springfield ed ha rivelato che ad inizio terzo quarto Lamar Odom gli assicuro che avrebbe potuto chiudere con almeno 60 punti quella partita. Il tweet più interessante però è sicuramente quello in cui rivela che alla luce dei tanti tiri comodi presi e sbagliati la segnare 100 punti ed eguagliare Chamberlain era assolutamente possibile. Una dichiarazione che spiega l’assoluta franchezza ed anche l’insaziabilità di Kobe che alla fine della partita ha chiosato, un emblematico: “Il mio stato d’animo è identico ad uno che ha visto un quadro di Salvador Dalì #capolavoro”. Insomma, anche Kobe ha capito che valeva proprio la pena di vederla.

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