Roma, Cochi: “Sono sempre stato d’accordo sulla costruzione del nuovo stadio”

Il delegato alle politiche sportive del Comune di Roma ha voluto chiarire la propria posizione attraverso un comunicato

Il delegato alle politiche sportive del Comune di Roma Alessandro Cochi (Getty Images)
Il delegato alle politiche sportive del Comune di Roma Alessandro Cochi (Getty Images)

STADIO ROMA COCHI COSTRUZIONE NUOVO STADIO / ASROMALIVE.IT – Ieri il delegato alle politiche sportive del Comune di Roma, Alessandro Cochi, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al nuovo impianto giallorosso, affermando che, prima di realizzare l’impianto, si deve comunque risolvere il problema del Trotto. Ciò ha innescato un po’ di incomprensioni sugli organi di stampa ed è per questo che oggi, Cochi, ha voluto fare delle precisazioni con un comunicato veicolato dal suo ufficio stampa. Questo il testo:

Mi dispiace essere stato male interpretato, come emerge da quanto detto da alcune radio private e poi riportato da siti specializzati che seguono le vicende sportive della Capitale. Il mio punto di vista sul possibile stadio dell’As Roma a Tor di Valle è sempre lo stesso: sono d’accordo, così come lo ero quando ho mantenuto riservata la notizia durante la fase della cosiddetta “short list”. La Roma, al di là di veri o presunti acquirenti, questione sulla quale come amministratori capitolini non abbiamo competenza diretta, so che sta continuando, anche in queste settimane, a portare avanti il suo progetto, avvalendosi di tecnici specializzati.

Ma è nostro dovere lavorare, e lo stiamo già facendo in questi giorni, di concerto con associazioni di categoria e sindacati, affinché sia salvaguardato il Trotto, siano tutelati i lavoratori e i cavalli, nonostante le difficoltà che il settore dell’ippica sta attraversando. Questa è certamente la strada più giusta da seguire: è chiaro che prima sposteremo il Trotto, prima si potrà procedere con la realizzazione dello stadio. Il progetto dovrebbe arrivare entro e non oltre la primavera, per poi essere sottoposto ai pareri del tavolo tecnico e portato in Conferenza dei Servizi. Tutto questo, visto l’enorme impatto su mobilità e ambiente, tenendo conto dell’importanza di tenere sotto controllo la proporzione tra cubatura sportiva e cubatura commerciale, che dovrà essere valutata attentamente al fine di evitare le grandi speculazioni edilizie dei decenni passati, di cui hanno molto timore le associazioni ambientaliste e i comitati di quartiere del XII Municipio e non solo.

Nel frattempo, la legge sugli stadi a livello nazionale tarda ormai da troppi anni ad arrivare. Si potrebbe andare avanti anche con le leggi ordinarie, sicuramente non velocissime. La nostra Giunta, lo abbiamo già detto più volte, e lo ribadisco, è per gli Stadi di proprietà. Utilizzando una metafora calcistica, possiamo dire che la palla non l’abbiamo noi tra i piedi in questo momento, ma sappiamo che è in movimento. E questa è già una buona notizia. Attendiamo ora la presentazione del progetto dello stadio per poter stabilire il cronoprogramma e le tempistiche

 

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