Campo Testaccio, il Consiglio di Stato contro Alemanno

I magistrati della quarta sezione hanno imposto lo stop alla revoca del permesso di costruire al Consorzio romano parcheggi

Una veduta dello storico Campo Testaccio
Una veduta dello storico Campo Testaccio

CAMPO TESTACCIO CONSIGLIO STATO ALEMANNO / ASROMALIVE.IT – Campo Testaccio rappresenta una parte importante nella storia della Roma: fu, infatti, il primo stadio del club. Qui, dal 3 novembre 1929 al 30 giugno del 1940, si disputarono ben 161 incontri. Ora, però, di quel passato è rimasto soltanto un cantiere a cielo aperto.

La notizia di oggi è che i magistrati della quarta sezione del Consiglio di Stato hanno imposto lo stop temporaneo al provvedimento con cui Gianni Alemanno aveva revocato il permesso di costruire al Consorzio romano parcheggi. Il 19 giugno prossimo, sarà il Tar a pronunciarsi. “Nell’accordo – ricorda Giuseppe Lepore, avvocato dei costruttori – c’è anche la ricostruzione del campo con tribune e spogliatoi“. Ma, all’improvviso, qualcosa si è inceppato al Campidoglio: «Indagini archeologiche, concessione edilizia, spese assicurative. Eppure – continua il legale – il cantiere è fermo. Il Comune non ha dato l’autorizzazione per l’allaccio in fogna“. Insomma, una vera e propria odissea. Il progetto prevede anche la costruzione di un parcheggio sotterraneo da 70 posti. I lavori sono iniziati dall’aprile del 2012. Chissà quando verrà scritta la parola “fine”?

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