Mercato Roma, Sensibile: “Mi piacerebbe lavorare per un club così importante”

Le dichiarazioni dell’ex ds della Sampdoria sul presunto interesse della Roma nei propri confronti

L'ex ds della Sampdoria Pasquale Sensibile
L’ex ds della Sampdoria Pasquale Sensibile

MERCATO ROMA SENSIBILE / ASROMALIVE.IT – in questi ultimi giorni sono circolate voci sul fatto che la Roma fosse interessata a Pasquale Sensibile. Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, l’ex ds della Sampdoria ha parlato proprio di questo: “Finora non ho ricevuto alcuna telefonata e credo, a questo punto, che sia piuttosto difficile che riesca a lavorare dall’inizio della stagione perché mi sembra che praticamente tutte le società, abbiano ormai già colmanto i vari ‘buchi’ che avevano nell’organico. So che si è parlato di un interesse da parte dei giallorossi in seguito all’addio di Baldini, specie per via della mia amicizia con Walter Sabatini. Io e Walter – ha continuato – non ci sentiamo da 12 giorni ed è la prima volta che accade da quando ci conosciamo. Ho percepito che doveva affrontare una grandissima mole di lavoro e mi sono rispettosamente defilato per lasciarlo tranquillo. Già questo dovrebbe dirla lunga. Ribadisco comunque che di proposte da parte della Roma, non ne ho ricevute anche se, chiaramente, mi piacerebbe lavorare per un club così importante e farlo al fianco di Walter non sarebbe un passo indietro, ma un’ulteriore possibilità di crescita nel mio cammino professionale“. Infine ha concluso: “Vorrei però una volta per tutte chiarire che, se mai dovessi ricevere una chiamata dal club giallorosso, di certo non sarebbe per via dell’amicizia che mi lega a Sabatini, ma unicamente perché il mio profilo è risultato essere quello più adatto a ricoprire un ruolo vacante nell’organigramma societario“.

Sensibile ha anche parlato più nello specifico della Roma e di quanto fatto fino ad ora dalla dirigenza americana: “Molte critiche si sono levate nei confronti della Roma e dei suoi dirigenti di altissimo livello, per i risultati ottenuti in questo biennio. La verità è che l’Italia non è un Paese abituato al cambiamento e ci dimentichiamo che questo club ne ha subiti di radicali. C’è stato l’addio dei Sensi e il passaggio nelle mani di una proprietà straniera, la prima nella storia che viene ad operare in Serie A. Ovviamente – ha aggiunto – c’è bisogno di un naturale periodo di adattamento, visto che certe dinamiche non possono essere comprese immediatamente da chi non si è mai confrontato con il nostro campionato. Se si pensa che sia tutto da buttare quello che si è fatto in questi due anni, si commette un grandissimo errore. La Roma è un’ottima squadra e sono convinto che sia destinata a segnare un’epoca nei prossimi anni

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