Ritiro Roma, La conferenza stampa di Benatia

Il calciatore sembra motivato e conscio della situazione ambientale che lo circonda

Mehdi Benatia
Mehdi Benatia

RITIRO ROMA CONFERENZA STAMPA BENATIA / ASROMALIVE.IT – Il primo “grande” acquisto fa sentire la sua voce. Ufficializzato nella serata di ieri, Mehdi Benatia oggi si è reso disponibile per rispondere alle domande dei giornalisti.

Prima di ascoltare le sue parole, qualche considerazione sul giocatore da parte del CEO Italo Zanzi:

Siamo molto felici di presentare un giocatore molto importante per la Roma. E’ un giocatore fortissimo, ha dimostrato di essere uno dei migliori difensori in serie A, anche con molta esperienza internazionale. Quando noi abbiamo fatto il piano di mercato, la sua acquisizione era la priorità. Ha avuto l’interesse di molte squadre in Italia e all’estero ma oggi siamo onorati che lui sia qui con noi.

BENATIA:

Cosa ti ha colpito in questo primo approccio e sei venuto a Roma con quali obiettivi?
Sono venuto a Roma per avere la possibilità di vincere. So che è un periodo particolare per la società però sappiamo che deve passare perchè i tifosi sono incazzati, lo sapevo prima di venire. Ho scelto comunque la Roma perchè possiamo fare bene, abbiamo un’ottima squadra. Il primo approccio avuto della squadra è buono: è un gruppo buono che lavora bene, giovane, con tante qualità. E’ un onore per me stare con loro.

Su Garcia.
Garcia non lo conoscevo direttamente. In Francia ha fatto benissimo. La Roma in Francia è una squadra molto importante e lui è arrivato qua con tanta voglia e ha voglia di superare questo periodo tramite i risultati.

A Udine hai giocato sempre a 3, in Francia giocavi a 4, dove ti trovi meglio? con chi pensi di poter giocare in coppia?

Ho sempre giocato a 4, quando sono arrivato a Udine ho dovuto imparare in fretta a 3, nello schema a 4 io do il mio meglio, non posso fare nomi di un compagno, sono tutti di qualità e di grande esperienza, sono qua per lavorare e per fare il meglio e basta.

Hai avuto altre offerte in altri club europei?

Avevo la possibilità di giocare la champions league, o guadagnare di più all’estero, non mi sembra una cosa bella dire le squadre interessate, in una squadra come la Roma con tanti giovani e tanta qualità, quando ho avuto il primo contatto col direttore ho detto subito di si, per me venire qua è un passo avanti per la mia carriera, sono orgoglioso di questa possibilità.

Udine è la piazza ideale per lavorare e senza pressioni Roma è il contrario, sarà un problema?

Udine è la piazza ideale per i giovani, per crescere ed imparare, quando sono venuto a Roma sapevo quello che mi aspettava, in questo periodo c’è solo un piccolo gruppo di persone incazzate, ma ci sono persone con i bambini che tifano per noi, ci sono tante persone dietro questa squadra. Potevo rimanere a udine senza pressioni per tutta la carriera, ma a 26 anni avevo bisogno di altre motivazioni. Posso solo ringraziare l’Udinese e tutta la società per 3 anni passati alla grande. Questo piccolo gruppo di persone non mi fa sentire triste o mi causa difficoltà.

 Ti sei dato una risposta per i mancati risultati di questi ultimi 2 anni, dove c’è da lavorare?

Io ho giocato qualche volta con la Roma, è sempre stata una squadra tecnica con grande qualità, ci sono partite dove vinceva 2 a 0 e ha perso 3 a 2. Dobbiamo lavorare su queste cose, il mister avrà studiato tutto, possiamo crescere e migliorare. E’ stato cambiato spesso allenatore e non è semplice per il gruppo, mi auguro che Rudi Garcia possa restare.

Quale è la tua qualità migliore e dove puoi migliorare?

Sono un difensore, a me piace l’uno contro uno, mi piace aiutare la mia squadra con una situazione difficile, metto sempre il massimo impegno per la mia squadra.

Con quale giocatore hai stretto di più?

Sopratutto con Pjanic, lui parla francese e abbiamo parlato un po’ insieme, è un po’ triste venire qua e fare allenamento con i compagni che vengono insultati, mi dispiace per loro. Sono tutti tristi dopo aver perso la finale con la Lazio, dobbiamo ripartire e pensare a lavorare, con l’aiuto dei tifosi e loro possono aiutare a lavorare in un periodo un po’ difficile, ci sono molte cose oltre a quelle negative.

Quali sono gli attaccanti più forti del campionato italiano?
Quello che mi ha messo più in difficoltà è stato Ibrahimovic, Osvaldo non è facile da affrontare, Cavani, Totti. Se la squadra ha equilibrio non ho paura di nessuno.

Hai risolto i tuoi problemi muscolari?
Ho avuto qualche problema all’ adduttore ma ora mi sento molto meglio, ho giocato tutte le ultime 8 partite, magari sono un po’in ritardo di preparazione vista la trattativa lunga , ma posso recuperare.

Come nasce la tua simpatia per la Roma, se hai coronato un sogno…
La Roma in Fancia ha grande reputazione, hanno giocato parecchi francesi qui, Candela e Mexes, quando ho parlato a fine maggio col direttore io ero sicuro di venire a Roma.

Com’è Rudi Garcia fuori dal campo, nel gruppo?
Lo conosco da pochi giorni per poter giudicare, è molto vicino ai giocatori, la porta per parlare con lui è sempre molto aperta. Ci tiene molto agli allenamenti, non bisogna scherzare durante l’allenamento, gli piacciono le cose fatte bene.

Analogie tra Totti e Di Natale?
Totti è più una mezza punta trequartista, ma sono due campioni, è un orgoglio giocare con tutti e due, lasceranno un ricordo importante per il calcio italiano. Sono stato un po’ stupito a vedere uno come Totti, lavora molto e fa gli allenamenti come gli altri, sta bene ed è in forma. E’ un campione ha qualcosa più degli altri.

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