Livorno, il ds Capozucca: “Totti il migliore in Italia, non c’è Del Piero che tenga”

Analisi del primo match stagionale

Il ds del Livorno Stefano Capozucca
Il ds del Livorno Stefano Capozucca

CAPOZUCCA/ASROMALIVE.IT – Domenica la Roma affronterà il Livorno nella prima gara della nuova stagione e, intervistato da insideroma.com, il ds dei toscani Stefano Capozucca ha presentato il match e non solo:

Livorno-Roma segnerà la festa per il ritorno in Serie A, ma partite subito forte. Che Livorno dovremo aspettarci?
Sicuramente è una partita difficile. Affrontare la Roma non è di certo la gara più semplice che potevamo aspettarci ma, come spesso si dice, bisogna affrontarle tutte e lo faremo col massimo impegno. Non ci resta che prenderne atto e giocare. Purtroppo siamo ancora incompleti come organico, ma cercheremo di mettere in campo la miglior formazione”.

Il suo presidente ha definito l’emozione di affrontare Totti come simile a quella di affrontare Maradona. Che ne pensa?
Io ritengo Francesco Totti il giocatore più importante del nostro campionato. Non c’è Del Piero che tenga secondo me, perché lui, per storia e qualità, rappresenta davvero il massimo”.

Come giudica la Roma in questo momento? Crede che abbia fatto un buon mercato?
“Partiamo dal presupposto che giudicare l’operato di un amico fraterno come Walter Sabatini è difficile e quindi non intendo farlo. Posso dire che la Roma ha preso ottimi giocatori, ma ha anche perso qualcosa. Marquinhos per esempio, che ritengo essere insieme a Thiago Silva uno dei migliori nel suo ruolo, ha sicuramente una grandissima prospettiva. Poi, da ultimo, la cessione di Osvaldo credo che tolga qualcosa al potenziale offensivo dei giallorossi“.

Ai giallorossi mancherà anche Strootman, un centrocampista di grande talento. Ritiene che sia un vantaggio per voi?
“Anche se mancherà un calciatore forte come Strootman, ritengo che il sostituto non sarà inferiore. Se dovesse giocare Florenzi, che non ha sicuramente la sua tecnica, sarebbe comunque difficile per noi. La differenza tra le grandi squadre e le piccole è proprio questa: loro hanno una rosa formata da giocatori di grandissimo livello, noi magari abbiamo squadre formate da 14/15 giocatori all’altezza, mentre il resto sono di livello inferiore”.

Tornando su Osvaldo, come giudica la sua parabola?
“Il carattere purtroppo non lo si cambia. Io non lo conosco personalmente, ma parlo di ciò che vedo e leggo. Indubbiamente ha qualità tecniche che non si discutono e finché è rimasto nel nostro campionato, è stato sicuramente tra gli attaccanti più forti. Credo però che abbia qualche problema caratteriale e, ripeto, con quello c’è poco da fare”.

Il Questore di Livorno ha deciso di vietare la trasferta ai possessori della Club Away. Come giudica questa decisione?
“Quando vengono espressi questi divieti, il calcio riporta sempre una sconfitta. Oltre però non voglio andare”.

C’è qualche operazione in piedi coi giallorossi? Magari per qualche giovane?
“Sì, ma non glielo dico. E comunque ci interesserebbe anche qualche vecchietto”.

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