Da 1 a 37, tanti auguri Capitano

Francesco Totti esulta dopo il gol all’Olimpico contro l’Udinese, 5 ottobre 2002

1: Perchè Totti è il numero uno di Roma, la prima città d’Italia. Il numero uno d’Italia, degli ultimi settant’anni di calcio del Bel Paese. Il numero uno del mondo (sicuramente) per qualche tempo.

2: i figli Totti, Cristian, nato nel 2005 e Chanel, nel 2007. Prima di loro a Francesco era capitato di inciampare in comportamenti fanciulleschi. La vera maturità è arrivata proprio quando è diventato padre.

3: Se il primo scudetto fu di Masetti e Amadei, e il secondo di Conti e Falcao. Il terzo è senz’altro di Francesco Totti. Francesco Totti, 17 giugno 2001, festeggia il gol che sblocca l’ultima partita contro il Parma e che regala lo Scudetto alla Roma

4: Una data storica. Il 4 settembre 1994, primo gol di Totti in Serie A. La Roma di Carlo Mazzone pareggia per 1-1 contro il Foggia allo Stadio Olimpico. Il gol del vantaggio lo sigla proprio lui, di sinistro al volo dopo una torre di Daniel Fonseca.

5: Volte eletto miglior calciatore italiano dall’Associazione Italiana Calciatori (record assoluto)

6: I trofei vinti da Francesco Totti. Cinque con la Roma (Uno Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe) e uno con la Nazionale (Il Mondiale 2006).

7: A sette anni inizia a giocare a calcio nella squadra che gli ha dato i natali sportivi, la Fortitudo.

8: Tra i vari soprannomi ce n’è uno che era stato coniato per Falcao, ma che Totti ha fatto suo spodestando il brasiliano: l’ottavo re di Roma.

9: I gol al derby contro gli odiati cugini della Lazio, record insieme a Da Costa e Marco Del Vecchio. Uno di quelli era il famoso “Vi ho purgato ancora”. Totti espone la storia maglietta dopo aver “purgato” la Lazio nel derby del 1999

10: Il numero sulla maglia, mai nessuno ha incarnato il numero 10 più di lui. Leader, fantasista, genio, capitano.

11: Perchè un campione si vede anche fuori dal campo, Totti ha adottato 11 bambini di Nairobi, dimostrando ancora una volta di essere in prima linea e sempre attento anche alle persone meno fortunate di lui.

12: A dodici anni, il simbolo della Roma stava per passare alla Lazio. L’acquisto avrebbe cambiato la storia delle due squadre e della città. Ci pensò Gildo Giannini, responsabile del settore giovanile della Roma, a riportare il destino in carreggiata.

13: marzo 2011. Giornata da ricordare, Totti segna una doppietta nel derby con la Lazio, portando a quota 8 le sue marcature nel derby di Roma e consentendo alla Roma di ottenere la quinta vittoria consecutiva nella stracittadina.

14: F R A N C E S C O T O T T I 14 lettere una leggenda, a Roma, in’Italia e nel resto del Mondo. Nel 2012 la IFFHS, niente meno che l’International Federation of Football History and Statistics lo ha eletto Il calciatore più famoso d’Europa.

15: Quindici gol. 2008, “Totti è finito”. Tornato dall’infortunio il Pupone sbaglia il rigore decisivo nella finale di Supercoppa contro l’Inter. Riceve un pestone da Maicon (destino che adesso sono i due che si trovano di più in campo) e torna in infermeria. Sembra l’inizio di qualcosa di malinconico e invece a fine stagione azzittisce tutti e mette a segno quindici gol, di cui tre in Champions.

16: A sedici anni l’esordio assoluto in serie A, un predestinato. Totti giovanissimo in panchina nella Roma di Boskov

17: giugno 2001, non c’è bisogno di dire altro.

18: Gli allenatori che hanno allenato Totti in questi venti anni di Roma, tutti diversi ma con una cosa in comune, il Capitano al centro del progetto.

19: agosto 2001. La prima Coppa di Francesco è la Supercoppa Italiana. Vinta nettamente contro la Fiorentina per 3-0. Il terzo sigillo lo mise proprio lui.

20: Il numero di maglia di Totti ad Euro 2000. La consacrazione internazionale arriva in Olanda e Belgio, dove l’Italia perde in finale con la Francia (il gol del vantaggio dell’Italia nacque da uno splendido tacco proprio del numero 20). Totti viene inserito negli undici migliori del torneo dalla Uefa.

21: l’Under che non ancora ventenne è riuscito a portare alla conquista del titolo europeo nel 1996. Con il suo gol partita in semifinale con la Francia e l’ottima partita contro la Spagna in finale vinta ai rigori.

22: Questa in corso, con il primato solitario dopo 5 vittorie consecutive. E’ la stagione numero 22 del capitano giallorosso

23: dicembre 2007. Quel giorno Totti firma una doppietta contro la Sampdoria. Un gol sul rigore con il “suo” cucchiaio, l’altro allo scadere su un tap-in. Quell’anno, dopo la Scarpa d’Oro e la Coppa Italia, la stagione inizia con la vittoria della Supercoppa contro l’Inter, gol vittoria di De Rossi su rigore procurato da Totti. Sarà l’anno del secondo infortunio, che in qualche modo sancirà anche l’ennesima rinascita. A fine stagione arriva anche la seconda Coppa Italia di fila e Totti, nonostante le numerose assenze, segnerà 14 reti.

24: febbraio 2008. Francesco Totti, contro la Fiorentina, eguaglia Giacomo Losi, capitano romanista degli anni 60, come numero di presenze in A con la maglia della Roma, 386. Lo supererà nella partita dopo contro l’Inter diventando il giocatore con più gettoni in assoluto in Serie A della storia della Roma.

25: furono le reti stagionali di Totti nella stagione 2009-2010. 14 in campionato e 11 in coppa nella seconda stagione più prolifica della storia del talento di Porta Metronia. Totti esulta a modo suo dopo la rete contro il Cagliari, 9 maggio 2010

26: i gol che regalarono al numero 10 giallorosso il titolo di capocannoniere italiano per l’unica volta nella sua carriera nella stagione 2006/2007.

27: 227 per la precisione, i gol totali in Serie A con cui Totti conclude la stagione 2012/2013, sancendo il secondo posto assoluto nella classifica dei marcatori di sempre del campionato Italiano. Meglio di lui solo Piola, che smise di giocare nel 1954, Totti diventa così il goleador più forte degli ultimi 60 anni di calcio italiano.

28: Debutta in serie A il 28 Marzo 1993. Vujdain Boskov mette dentro quel giovane talentuoso e romano che scriverà e cambierà per sempre la storia della sua città.

29: settembre 2002. La prima tripletta di Totti arriva contro il Brescia. Proprio contro Carlo Mazzone, suo allenatore durante il primo gol. Tecnico che si è sempre coccolato dentro e fuori dal campo il suo pupillo, come lui romano e romanista. Un rigore, una punizione e un tiro potente da fuori, con le sue tre perle che sono anche le sue specialità Francesco confeziona la prima tripletta.

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30: ottobre 2002. Con uno splendido tiro al volo “Er bimbo de oro” firma e decide la partita di Champions League tra Real Madrid e Roma. I giallorossi vincono 1-0 al Bernabeu, una vittoria che rimarrà nella storia, e ancor di più nella memoria dei tifosi giallorossi.

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31: ottobre 1998. Data memorabile per la storia della Roma e del Capitano. Perchè proprio da quel giorno Francesco Totti è chiamato il Capitano. Quel giorno Pluto Aldair, simbolo e bandiera della Roma, gli cede l’onere e l’onore di indossare l’ambita fascia.

32: i gol con cui Francesco Totti vince la Scarpa d’Oro, premio per il miglior marcatore d’Europa. Dopo una battaglia combattuta contro Ruud Van Nistelrooy, uno dei bomber più prolifici degli ultimi decenni di calcio internazionale. Totti ce la fa e festeggia l’ennesimo record e trofeo dopo una stagione esaltante.

33: i derby di campionato giocati dal Pupone, mai nessuno come lui. Il secondo è Masetti che ne ha solo 24.

34: Il trentaquattresimo compleanno fu particolare per Totti. Arrivarono degli auguri speciali, due tipi di auguri speciali. Quelli di un bel gruppo di tifosi che citofonarono a casa a mezzanotte e un quarto per dire buon compleanno per primi al loro Capitano. Arrivarono anche gli auguri dei figli di Sakineh, la donna iraniana che rischiava la lapidazione per adulterio e che Totti si battè per difendere. Che tu viva cent’anni e più per poter sempre difendere i diritti umani nel mondo” gli scrissero. La donna fu poi liberata.

35: i milioni che nel 2004 offrì il Real Madrid alla Roma per fare di Totti un “galacticos”. Ma lui un “galacticos” lo era già, e voleva continuare ad esserlo nella sua città, tra la sua gente. Non andò mai, forse ci pensò un attimo, ma la storia la conosciamo tutti.

36: anni, fino a ieri, e non sentirli. I 36 anni che l’hanno portato a raggiungere e superare Meazza e Altafini nella classifica marcatori. 36 anni mentre decideva di prolungare lo splendido matrimonio con la sua Roma per altri due anni. Francesco Totti romanista a vita: “Realizzo il sogno di ogni bambino romano e romanista” ha detto dopo la firma. 36 ma anche 360, perchè Totti è Totti a 360 gradi, per la sua classe, la sua storia, la sua simpatia, la sua sincerità, la sua romanità. Troppo raro per non apprezzarne in ogni momento qualsiasi movimento in campo, qualsiasi parola, qualsiasi comportamento. Un giocatore che esce una volta ogni vent’anni, che dico trent’anni, che dico quarant’anni, no forse 50 anni. Un giocatore che, quando sarà, ci mancherà come nessuno e che non faremo mai abitudine a non vedere più in campo, anche se ci sarà sempre. Ma intanto ce lo godiamo e gli facciamo tanti auguri, da primo in classifica.

37: Buon Natale!

Francesco Cianfarani Totti saluta i tifosi durante Parma-Roma, 1 maggio 2010

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