REPUBBLICA.IT Roma-Lazio, scende in campo Marino: “Prevalga entusiasmo e passione”

Ignazio Marino
Ignazio Marino

Si avvicina a grandi passi il derby della Capitale, in programma domenica pomeriggio, e con l’attesa da parte dei tifosi salgono anche le preoccupazioni per l’ordine pubblico, alla luce anche di quanto accaduto in occasione delle precedenti stracittadine o di qualche recente episodio. Così, a pochi giorni da una sentitissima Roma-Lazio, scende in campo il sindaco Ignazio Marino.

MARINO: “IL DERBY? PREVARRA’ ENTUSIASMO E PASSIONE” – “Penso che prevarra’ l’entusiasmo, la passione, in una giornata che auspico di gioco e gioia – ha detto il primo cittadino intervenuto questa mattina ai microfoni di ReteSport per affrontare il tema sicurezza – perche’ il calcio rappresenta anche per me, che non sono un conoscitore approfondito, un momento di sintesi di cio’ che e’ nella nella vita e nelle relazioni: il gioco di squadra, si vince solo se si gioca tutti insieme. Lo stato d’animo e’ positivamente preoccupato, sono sicuro che sara’ una giornata di festa per la nostra citta’. Sono preoccupato perche’ ho una responsabilita’, insieme al prefetto e alla forze dell’ordine. Sia una giornata di festa, se ci sono delle teste calde dobbiamo essere in grado di isolarle. Vedendo il bicchiere mezzo pieno, conto molto sugli sportivi e su coloro che si recheranno allo stadio”.

“IL PREFETTO FA IL SUO LAVORO, E LO FA MOLTO BENE” – Marino ha commentato anche le parole del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che ieri ha annunciato una gara di ritorno lontano da Roma se domenica prossima ci dovessero essere incidenti. “Il prefetto fa il suo lavoro e lo fa molto bene, un lavoro di grande responsabilita’, nel mio ruolo non devo dire ai tifosi ‘cercate di comportarvi bene perche’ altrimenti chissa’ che cosa puo’ accadere con la partita di ritorno’, io devo incoraggiare tutti. Questo e’ quello che sento come compito principale, senza critica verso il prefetto o le forze dell’ordine”.

“TIFOSI, DIMOSTRIAMO CHE SIAMO UNA CITTA’ STRAORDINARIA” – Il sindaco di Roma replica anche sulle critiche del collega di Verona Tosi, dopo l’episodio dell’attacco al pullman della squadra scaligera. “Io non solo ho pensato, ma ho anche detto con forza la mia posizione: rispetto Tosi ma nessun sindaco puo’ pronunciare parole di insulto verso i romani e le romane per un gesto commesso da un delinquente, per un atto criminale che non ha nulla a che fare con i tifosi di una squadra di calcio, che vanno rispettati da chiunque”. Al termine l’appello ai tifosi di Roma e Lazio per il 22 settembre: “Teniamoci lontani da manifestazione di violenza fisica e verbale, dal razzismo dimostriamo che Roma e’ una straordinaria citta’ che accoglie tutti con il suo umorismo”.

“TIFO PER LA ROMA, GRAZIE AL MIO MIGLIOR AMICO” – Nel corso dell’intervento radiofonico c’è spazio anche per una confessione. “Se c’e’ una squadra per la quale veramente tifo è la Roma perché sono cresciuto a Roma e il mio migliore amico si chiama Guido e lui è romanista – spiega Marino -. Quindi, di riflesso ho appreso tanto di questa straordinaria squadra che simpatizzo per la Roma. Per tutta l’adolescenza e anche oggi ho vissuto con questa abitudine che, se dovevamo vederci per una birra, per parlare, o se c’era da studiare un canto della Divina commedia, se c’era il derby o se c’era la partita della Roma non si poteva”.

“CON LE SCIARPE IN TV? IO AVREI PRESO LE ORIGINALI” – Nella chiacchierata in diretta il primo cittadino della Capitale torna a parlare dell’episodio finale della sua intervista a “Il processo del Lunedi’” indossando una doppia sciarpa di Roma e Lazio. “Sono andato ad una trasmissione molto nota, il conduttore mi ha chiesto in diretta la cortesia di un invito ai tifosi delle due squadre – racconta Marino – di godere di una giornata di passione calcistica e di indossare quella sciarpa. A me e’ sembrato un gesto di educazione, non le avevo ne’ portate ne’ cucite io, tra l’altro come chirurgo pignolo avrei preso sciarpe con i loghi delle due squadre”.

“STADIO? ASPETTO AMERICANI CON PROGETTO DETTAGLIATO” – L’occasione è propizia poi per fare il punto sulla costruzione dello stadio della Roma. Al riguardo il sindaco afferma di aver incontrato una sola volta la proprieta’ americana della societa’ giallorossa. “Hanno espresso i loro legittimi desideri, cioe’ quelli di avere un impianto di proprieta’ – dichiara – All’epoca non avevano ancora la possibilita’ di illustrarmi il progetto e non abbiamo neanche potuto parlare di infrastrutture. Non sono contrario a costruire uno stadio del genere ma l’importante e’ che le persone che vivono in quella zona possano beneficiare della costruzione con un miglioramento della viabilita’ e dei trasporti. I dirigenti della Roma mi hanno risposto che ritorneranno con un piano dettagliato. Io sono qui, li aspetto per valutare tutto nell’interesse prioritario della citta’. Ma in un momento di crisi non ci possiamo permettere di chiedere soldi ai cittadini”.

“NESSUNO DELLA LAZIO E’ ANCORA VENUTO” – Come per par condicio, in un altro collegamento, microfoni di Radio Sei, il sindaco ha risposto al conduttore che gli chiedeva a che punto fosse il progetto per l’impianto biancazzurro. “Sono venuti da me gli imprenditori americani che si vorrebbero dedicare allo stadio della Roma, per il momento nessuno per la Lazio e’ venuto, ma se vengono li accolgo volentieri”, ha detto Marino, prima di parlare dell’ultimo derby disputato, il 26 maggio, giorno della finale di Coppa Italia, vinta dalla Lazio, in coincidenza col primo turno delle elezioni comunali, che poi lo portarono sulla poltrona del Campidoglio. “Il 26 maggio lo ricordo molto bene perche’ in quella giornata ero molto stressato, perche’ c’era il silenzio elettorale e la citta’ andava alle urne per il prossimo sindaco della Capitale. Ero a casa con mia moglie e mia figlia – conclude Marino -, seguivo la partita e aspettavo il risultato delle urne”.

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