AS ROMA Soldi cinesi e calcio europeo. Chen Feng e la scalata alle quote giallorosse

Chen Feng
Chen Feng

La Cina mette le mani sul calcio. Dopo aver raggiunto una quota sufficiente e dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, il capitale cinese potrà sostituire completamente il capitale americano e quello dei petrolieri mediorientali nell’inserimento tra le ricche società sportive europee.

Dai Mondiali del 2010 all’affare BenQ-Real Madrid (quest’ultimo fu un accordo di sponsorizzazione che la multinazionale, con sede a Taiwan, sancì con il club di Florentino Perez).

La notizia dell’acquisto di una quota As Roma non è stata ancora confermata ma c’è da dire che l’avanzata del capitale cinese sul terreno del calcio europeo non è affatto senza precedenti. Nel 2009 il magnate Yang Jiacheng acquistò il club inglese Birmingham Football Club.

I cinesi interessati a investire in Italia non è una novità: nel 2012 la China Railway Construction Corporation cercò, senza successo, di acuisire una quota minoritaria dell’Inter.

E poi c’è il cinese ‘romano’: ma chi è davvero Chen Feng? La sua biografia parla chiaro: nato nel 1953, non è un uomo qualunque spesso coinvolto nella vita politica del proprio paese. Il Sig. Chen è stato nominato membro della Commissione permanente dell’Assemblea del Popolo della provincia di Hainan, vice rappresentante della 16ma e 17ma Assemblea Nazionale del Popolo e membro del decimo ed undicesimo Congresso Nazionale della Commissione Centrale del Partito Comunista Cinese. Insieme ad altre cariche pubbliche, queste rappresentano il lasciapassare verso l’economia che conta per il potente magnate. Feng, oggi, è presidente della BoD e del gruppo HNA (Hainan Airlanes, la pià grande compagnia aerea della Cina). Rimane ora un problema: di cosa ha bisogno il magnate cinese per avviare l’acquisizione del pacchetto di minoranza dell’As Roma? Semplice: di un iter burocratico senza il quale nessuno può fare affari all’estero. Il governo cinese deve autorizzare la trattativa. Secondo le leggi vigenti nel Paese di Mezzo, infatti, prima di poter entrare in una società straniera le autorità devono avere informazioni dettagliate su tipo e scopo di investimento ma soprattutto vogliono sapere quanto denaro ritornerà in Cina in seguito allo stesso investimento.

Fonte: Laviadellaseta.altervista.blog

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