CALCIOPOLI Arriva la prescrizione per Luciano Moggi: “Dell’associazione a delinquere è rimasta poca cosa”

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«Diciamo che abbiamo scherzato per 9 anni. Questa è una cosa spiacevole, alla fine questo processo si è risolto in nulla. Sono state fatte molte spese e tante persone sono state rovinate, questo è il punto». È la reazione dell’ex dg della Juventus, Luciano Moggi, alla sentenza della Cassazione su Calciopoli che ha visto la prescrizione per l’ex dirigente bianconero. «In 9 anni hanno stabilito che il campionato era regolare, che il sorteggio era regolare, e che le comunicazioni con i designatori in esclusiva non c’erano -prosegue Moggi ai microfoni dell’emittente satellitare-. Per quanto riguarda noi, per snellire tutto, avevamo 150 testimoni e ne abbiamo discussi solo 24, gli altri sono stati annullati. Da parte nostra sono felice per quelli che sono stati assolti e per quelli che mi sono stati vicini. Sono meno felice per quello che è successo».

«Questa sentenza non scioglie un nodo principale che è quello dell’associazione a delinquere, che adesso è rimasta veramente poca cosa». Queste le parole dell’avvocato di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi, dopo la sentenza della Cassazione su Calciopoli. «Questo processo – prosegue il legale dell’ex dg bianconero -, è partito con 41 tra arbitri e assistenti di linea prima indagati e poi imputati ed è praticamente rimasta una associazione con solo due arbitri, Racalbuto e De Santis, e solo 3 frodi sportive sulle 21 contestate all’inizio nelle quali sono stati condannati due arbitri: Racalbuto per Cagliari-Juve e Roma-Juve e De Santis per Fiorentina-Bologna. Mi sembra veramente poca cosa rispetto a quello che era stato ipotizzato dai pubblici ministeri all’inizio».

Fonte: Sky Sport

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