Di Francesco: “Nainggolan non ci sarà, Schick non era pronto”

Importante la vittoria di sabato contro il Verona, ma adesso la Roma deve prepararsi a tornare subito in campo per il primo turno infrasettimanale di campionato. Domani pomeriggio alle 18 i giallorossi scenderanno sul campo del Benevento di Baroni. Alla vigilia del match, mister Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa dalla sala Champions di Trigoria per rispondere alle domande dei cronisti.

Le condizioni di Schick e Nainggolan


“Radja non sarà della partita quasi sicuramente. Ora deciderò se convocarlo, ma con ogni probabilità rimarrà a Roma. Penso di recuperarlo per sabato quasi sicuramente. Ha avuto un fastidio che non è muscolare, è tendineo, dietro la gamba, ha bisogno di sfiammare questo problemino e sicuramente ci riuscirà nei prossimi giorni. Quasi sicuramente domani non ci sarà. Per l’Udinese ci dovrebbe essere. E’ inevitabile con i carichi di lavoro e con il nuovo metodo, la mia metodologia di lavoro, qualche problemino ci può essere. Le partite sono state tutte intense, giocate su campi come quello di sabato non ottimali e qualche fatica questo la comporta. Radja mi auguro di poterlo avere con l’Udinese, domani quasi certamente non ci sarà. Su Schick: domenica doveva fare un allenamento di recupero perché aveva caricato tanto in settimana, doveva mettersi un po’ a posto. Però parto più dietro con Schick. Mi chiedete sempre se può giocare dal primo minuto e come sta. E’ arrivato qui con nemmeno 5 allenamenti fatti con la palla con la Sampdoria. Questo vi fa capire anche la condizione psicologica del ragazzo che è arrivato qui e ha detto di essere pronto a giocare. Non era assolutamente pronto a giocare, lo alleno, lo vedo e so le difficoltà che ha avuto per rimettersi al passo con gli altri. Con questo piccolo fastidio che ha avuto che lo terrà fuori probabilmente in questa gara nelle prossima, mi auguro si possa prima di tutto allenare, oltre che giocare, per tornare in campo nel modo migliore. Anche quando ha giocato ha fatto vedere che non ha una condizione brillante, però è l’unico modo per vedere la condizione reale di un giocatore”.

 

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