As Roma, Serse Cosmi: “E’ presto per giudicare il mercato giallorosso”

L’allenatore è fermo ma pensa ancora ai giallorossi

Serse Cosmi
Serse Cosmi

COSMI/ASROMALIVE.IT – L’allenatore Serse Cosmi è intervenuto radiofonicamente alle frequenze di Teleradiostereo. Queste le sue parole:

Ti manca il campo?
Si perché a farne le spese è il mio giardino perché tengo l’erba come San Siro. Quando la tengo bene vuol dire che non sto allenando.

Cosa hanno detto le prime due giornate?

La sosta ti pone a fare delle considerazioni però la premessa è di considerare che sono due partite di campionato. Quelle indicate come le favorite tranne il Milan sono tutte a punteggio pieno, facendo tanti gol e subendone pochi o nessuno. Da qui a dire che il campionato è spaccato in due aspetterei. La Roma non la voglio giudicare perché ogni volta che ne ho parlato bene poi mi ha smentito. La Roma dà l’idea di non aver sofferto certe partenze e di cominciare a capire che qualche giocatore arrivato non era finito come Maicon. Ljajic è un vero talento.

Garcia ha trovato la quadratura

La cosa più bella che mi è piaciuta di più nelle prime due partite è stato l’abbraccio a De Rossi e l’esultanza dopo la gara con il Verona. Ho visto delle novità su questo rispetto all’anno passato. Quello che emerge nei comportamenti mi fa ben sperare.

E’ una Roma migliorata o peggiorata dal mercato? Che voto dai?

E’ la realtà del calcio. Non sempre il valore tecnico della squadra non corrisponde ai risultati. La Roma con Osvaldo e Lamela è arrivata sesta l’anno scorso, in campo ci vanno i giocatori poi. Pjanic e De Rossi se hanno un rendimento opposto rispetto all’anno scorso la Roma fa più punti. Sono considerazioni da fare con il tempo. Non sono arrivati comprimari, l’unica suggestione è Gervinho, non mi convince moltissimo. C’è Destro fuori, è un giocatore che ha tante potenzialità che deve migliorare caratterialmente. Non è fragile, ha avuto un problema al ginocchio, il problema suo è stato il recupero. Sabatini sulla scelta di giocatori difficilmente sbaglia; poi c’è anche una politica societaria di cui il ds si fa carico. Walter non è uno che sbandiera le cose della società, se le tiene per sé.

Ceduto a malincuore Lamela?

Certo, è un giocatore che ha voluto si. Questo è il ruolo del ds, è arrivato Ljajic, un investimento oneroso che da subito ha dimostrato di avere certe caratteristiche. A me piacciono i giocatori decisivi. Ljajic si è subito inserito con personalità.

Il divario è alto tra la Juve e le altre?

Per la legge dei grandi numeri spero che la Juve non mantenga questo ritmo. Mi sembra comunque quella degli scorsi anni, migliora ancora, ad oggi che la Juve se dico che è più avanti delle altre non dico un’eresia. Le altre faranno la corsa sui limiti della Juve e se progrediranno.

Fonte: Teleradiostereo

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