Catania – Roma, Sormani: “giocare a Catania non e’ facile ma credo che la Roma possa fare bene”

L’ex giallorosso parla anche del match di ieri contro la Fiorentina, di Luis Enrique e di Erik Lamela

Il tecnico della Roma Luis Enrique (Getty Images)

ROMA ANGELO SORMANI LUIS ENRIQUE LAMELA CATANIA – ROMA SERIE A / SORMANI SULLA ROMA – Angelo Sormani, ex attaccante giallorosso, ha lasciato le seguenti dichiarazioni sul prossimo match di campionato che vedra’ la Roma davanti al Catania di Montella, su Luis Enrique, il match di ieri vinto con i viola e su Erik Lamela:

Su Roma – Fiorentina:

Ho visto una Roma davvero bella. E’ vero che la Fiorentina era partita meglio, dominando la prima parte di gara, poi pero’ i giallorossi sono usciti fuori: non credo ci sia stato un crollo della Fiorentina, anzi i meriti sono tutti della Roma che nel secondo tempo, e’ riuscita ad infilarsi negli spazi lasciati dalla difesa viola”.

Su Catania-Roma:
Giocare a Catania, non e’ sicuramente facile. Se la Roma riesce a dare continuita’ a gioco e risultati, credo possa far bene anche a Catania. Fare un pronostico non è mai facile, perche’ questo e’ un campionato equilibrato e il Catania ha dimostrato di poter dire la sua con Montella in panchina”.

Su Lamela:
E’ un giocatore molto giovane, che sta gia’ dimostrando grandi cose. Bisogna dargli tempo di crescere, anche perche’ sbaglia ancora molte cose. Non so se nei prossimi anni diventera’ un top player, ma  se alla sua eta’ gioca cosi’, potrà avere grandi margini di miglioramento, sopratutto per la personalita’ che sta dimostrando, che non e’ cosa da poco”.

Su Luis Enrique:
E’ un tecnico molto bravo, che ha le sue idee e ha il coraggio di mantenerle. C’e’ stato un iniziale momento di difficolta’, ma la societa’ e i tifosi, sono stati bravi ad essere pazienti. Per ora il tempo gli sta dando ragione e i frutti del suo lavoro si vedono, ma non credo che sia possibile replicare il gioco del Barcellona in Italia: i catalani hanno un 11 favoloso e per questo e’ impossibile stabilire se il gioco lo fanno loro perché sono forti, o c’e’ davvero la mano dell’allenatore”.

Andrea Tocci

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