ATALANTA ROMA COLANTUONO / WEB – Il tecnico dei nostri prossimi avversari Stefano Colantuono ha rilasciato una lunga intervista ad una nota radio romana in vista dell’incontro tra la As Roma e l’Atalanta domenica 26 febbraio alle ore 15 a Bergamo.
Queste le parole dell’allenatore:
Padoin è un’ assenza pesante per la squadra? Visti i vostri recenti risultati potreste essere un’insidia per la Roma?
“Ci speriamo. Padoin a livello tattico è un giocatore importante, è stata un’offerta importante e cederlo è stato giusto, la società ne ha ricavato. Poi abbiamo il sostituto in casa, Brighi è un ottimo sostituito, nelle ultime tre partite ha fatto cose importanti”.
Gabbiadini, ci sarà spazio per lui domenica?
“Ha avuto spazio ma va lasciato tranquillo, è molto forte e giovane ma va lasciato crescere con molta serenità, ci sono molte aspettative su di lui è fortissimo. E’ un ragazzo e bisogna avere pazienza, non dobbiamo dargli eccessive pressioni“.
Quanto pesa nel suo lavoro il fatto di esser partito con una penalizzazione?
Nella partita di andata non era la sua Atalanta, come sarà l’approccio domenica?
“Quest’anno a Roma contro la Roma e contro la Lazio sono stati i peggiori approcci alle partite. La Roma è una squadra difficile, non si possono adottare mezze misure, o si aggredisce o si aspetta. La Roma sa palleggiare bene, è una squadra forte”.
E’ vero che la Roma ha un posto particolare nel suo cuore?
“Io ti dico tranquillamente che la Roma è la squadra della mia famiglia, sono tutti romanisti, io però sono un professionista”.
Gli allenatori stranieri hanno qualcosa da portare nel calcio italiano o gli italiani sono i migliori?
“Per me gli italiani sono i migliori, ma a me Luis Enrique piace, ha un’idea di gioco che mi piace molto, il percorso che sta facendo la Roma è molto importante”.
Affrontare la Roma in casa o fuori è diverso?
Parli di “idea di Luis Enrique” ma gli altri allenatori non ce l’hanno?
“Certo che si, ma a Luis Enrique è stata data una grande possibilità da parte della società di avere del tempo per sviluppare la sua idea di gioco. Il sostegno della società per raggiungere un risultato è molto importante”.
Quale giovane della Roma le piace di più?
“Pjanic, ma molti altri sono bravi, Osvaldo anche, ma anche Gago, hanno fatto le cose per bene e questo darà frutti importanti”.
Quant’è cambiato Osvaldo dai tempi in cui lo conobbe lei?
“Quando arrivò era giovanissimo, ma si vedeva che aveva già enormi potenzialità”.
Schelotto lo vedrei bene nella Roma..
“Ha una grande gamba e corsa nella Roma il terzino offensivo potrebbe farlo”.
Lei lavorerebbe su Josè Angel? Intravede delle possibilità per questo calciatore?
“A me sembra valido, è il primo anno in Italia, poi a Roma non è facile”.
Sara Mascigrande
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