JUVENTUS ROMA INTERVISTA VISCIDI / WEB – Maurizio Viscidi, allenatore e docente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, contattato da tuttomercatoweb.com ha analizzato Juventus-Roma. Queste le sue parole:
Quali sono le similitudini e le differenze fra il modo di giocare della Juventus e della Roma?
Nella fase difensiva come sviluppano il possesso palla queste due squadre?
“Quando si fa molto possesso palla ci si porta su posizioni molto ottimistiche, la posizione ottimistica orientata vuol dire che quando si ha la palla la squadra si apre e tutti si propongono in avanti, il Barcellona è il massimo da questo punto di vista; mentre la posizione pessimista è quella che quando un compagno ha la palla tornano indietro sei-sette giocatori perché se la perde ci sono abbastanza giocatori per potersi difendere. Juventus e Roma sono entrambe ottimistiche orientate e in questi casi può insorgere un problema quando avendo questo atteggiamento ottimistico orientato si perde la palla per un errore tecnico, o perché viene intercettata o per bravura dell’avversario o demerito proprio. A quel punto scatta una transizione, ossia un momento in cui si è in attacco con tanti giocatori e perdendo palla bisogna essere veloci a rientrare, ecco la Juventus ha delle transizioni che sono leggermente più veloci di quelle della Roma, infatti la Juventus ha subito diciotto gol mentre la Roma ne ha subiti quarantadue. Nonostante la Roma abbia subito dei gol su ripartenze non vorrei che abbandonasse lo stile di gioco che ha, che è bello da vedere, però la Juve è un po’ più rapida nel riposizionarsi quando perde la palla e anche leggermente più attenta nelle chiusure preventive”.
Forse la Juventus ha giocatori che in fase difensiva sono un pochino più tecnici di quelli della Roma?
Come si affronta a sei giornate dalla fine una squadra che non ha mai perso e che ha la difesa più blindata del campionato?
“Credo che la Roma non si snaturerà affrontando la Juventus e cercherà di mantenere il possesso palla, ma non sono convinto che riuscirà a tenerlo più della Juve e quindiritengo che la Roma debba anche pensare, per una volta, a far male, tatticamente parlando, con delle ripartenze veloci. Se la Juve, come immagino, farà la partita tenendo il possesso palla o perché ha una grande personalità o perché c’è il pubblico che la trascina o perché tiene il baricentro alto la Roma non vincerà la partita se abbasserà i ritmi tenendo la palla, ma vincerà se riuscirà una volta recuperata la palla ad essere veloce a ripartire per avere delle transizioni, che significa il passaggio da una fase all’altra, più veloci di quelle della Juve. Quindi in parole povere, questa è una mia personalissima opinione e non voglio insegnare niente a nessuno, però se conquistata la palla la Roma pensa a consolidare il possesso e non a ripartire con la Juve farà poca strada. La difesa della Juventus diventa più vulnerabile se le si toglie la compattezza che deriva dal fatto che tutti i giocatori partecipano alla fase difensiva e quando non partecipano? Quando si riesce a riconquistare una palla nel momento in cui i giocatori della Juventus si sono proposti in avanti e si è più veloci di loro nel ripartire senza lasciargli il tempo di tornare a sistemarsi in modo da riuscire a difendersi. Il Chelsea con Drogba ha segnato al Barcellona, che è il massimo dell’ottimistico orientato perché tutti i giocatori si propongono in avanti in ampiezza e profondità e si mettono tutti nella condizione di pensare ad attaccare senza paura, e lo stesso aveva fatto il Milan a Barcellona quando dopo venti secondi aveva segnato Pato, perché per dare qualche problema tattico a queste squadre una volta riconquistata la palla bisogna essere veloci nel ripartire negli spazi che evidentemente ci sono, se invece si è lenti si consente agli avversari di riposizionarsi e quindi di difendersi al meglio. La Roma per una volta deve pensare anche al contropiede“.
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