Roma: Pjanic, De Rossi e Destro da risorse a problemi?

Analisi interessante su tre campioni che non riescono a rendere al meglio

Miralem Pjanic

ASROMA ANALISI SU DE ROSSI PJANIC E DESTRO / ASROMALIVE.IT – In questa Roma di montagne russe non si riesce ancora a integrare tre giocatori che nella passata estate hanno animato le vicende del calciomercato e che, alla vigilia del torneo, venivano dati come sicuri titolari nell’undici zemaniano. De Rossi, Pjanic e Destro, invece, finora sono diventati protagonisti soltanto per la loro precarietà, che non può lasciare indifferenti visto che si tratta di tre nazionali. L’analisi è fatta dal quotidiano Il Messaggero.

Cominciamo da Destro, che alla Roma costerà tra prestito e riscatto 16 milioni di euro. Per Zeman «non può giocare con Totti e Osvaldo», quindi è l’alternativa dell’uno o dell’altro. Domanda: ma se Destro non era così indispensabile, perché è stato acquistato a tutti quei soldi? Possibile, si chiedono i tifosi, che la Roma quando ha fatto di tutto per strapparlo alla concorrenza di Juventus e Inter non conoscesse a fondo le sue caratteristiche, di fatto non adatte al 4-3-3 zemaniano? Zero gol all’attivo, tante buone intenzioni mai diventate realtà. Avrebbe bisogno, probabilmente, di andare in campo con maggiore continuità, ma finora non c’è riuscito o non gli è stato concesso. L’altra sera è stato impiegato nella parte finale della partita al posto di Totti ma, di fatto, non l’ha mai beccata. Le responsabilità per un rendimento così scarso non possono essere esclusivamente sue.
«Pjanic non può giocare mediano perché non sa difendere come un grande calciatore», ha dichiarato sabato Zeman che, circa un mese fa, aveva detto«Pjanic non può giocare a sinistra dove c’è Totti». Sempre il boemo al termine della partita contro l’Udinese ha confidato che il bosniaco, impiegato a sinistra nella zona di Totti, aveva giocato perché Florenzi non stava bene. Facendo la somma, Pjanic è un giocatore che a Zeman non serve. E se a Zeman non serve, perché in estate la società ha rifiutato un’offerta tra i 20 e i 25 milioni di Barcellona e Tottenham? È così impossibile trovare una sistemazione in campo per colui che viene considerato tra i migliori giovani del calcio europeo? Il bosniaco contro l’Udinese è andato davvero male, e questo dà forza alla tesi di Zeman, ma nessuno può dire che Miralem non sappia giocare a pallone. La Roma non può permettersi di disperdere un così alto valore tecnico/economico.

De Rossi, infine. Per Zeman non è un regista, anche se a Riscone il boemo (ancora privo di Bradley) disse «per quel ruolo ci sono De Rossi e Tachtsidis» ma un mediano, cioè un intermedio anche se DDR non ha le caratteristiche di Di Francesco o di Tommasi. Fuori discussione che De Rossi sia un ottimo centrocampista, resta per certi versi inspiegabile come mai faccia così tanta fatica a giocare con Zeman in un ruolo simile a quello che – in un altro sistema di gioco, però – ricopre benissimo in nazionale. Finora, Daniele ha giocato da De Rossi soltanto a Genova. Domani a Parma non ci sarà Tachtsidis perché squalificato: toccherà a lui andare in cabina di regia, come accaduto contro il Catania? Lo sa solo Zeman, che rispetto a Riscone ha in più Bradley. Staremo a vedere…

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