Pescara, Delli Carri: “Bisognerebbe inchinarsi di fronte a Totti”

Sull’avvicendamento di panchine nel club abruzzese e sul Boemo, che conosce davvero bene

Daniele Delli Carri

PESCARA DELLI CARRI / ASROMALIVE.IT – E’ stato intervistato il direttore sportivo del Pescara, Daniele Delli Carri dalla redazione di Radio Ies. Queste le sue parole:

Sulle dimissioni di Stroppa.
Non ci aspettavamo le dimissioni di Stroppa, perché noi volevamo continuare con Giovanni, ma purtroppo è stata una sua decisione quella di abbandonare”.

Farebbe la stessa scelta anche adesso?
Sì, rifarei la scelta che ho fatto la scorsa stagione. Stroppa veniva dalle giovanili e per questo l’avevamo scelto”.

Com’è stato il dopo Zeman?
Il dopo Zeman è difficile per tutti, ma non per Zeman in sé, per la stagione che abbiamo vissuto l’anno scorso. In tutta Italia, si vedevano due squadre comandare: la Juventus in Serie A e il Pescara in Serie B. Confermarsi purtroppo è sempre difficile”.

Scelta tecnica di Bergodi?
Fino all’ultimo abbiamo pensato aa Bergodi, Colomba e Marino. Colomba perché è un salvatore della patria, Marino più tecnico da inizio stagione, mentre Bergodi ha entusiasmo, esperienza con i giovani ed è stato 9 anni a Pescara”.

I giovani del Pescara?
Siamo stati bravi. Abbiamo un ottimo sistema di scouting. Vukusic, Capuano, Caprari, Crescenzi e Perin. Noi costruiamo sui giovani la nostra squadra. E’ la nostra politica”.

Crescenzi?
A differenza di noi, la Roma non ha puntato su di lui. E’ rientrato in rosa da 15 giorni. Abbiamo fatto con lui lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per Caprari. Il Pescara crede nei giovani”.

Pescara-Roma?
Il pericolo principale sono i giocatori della Roma. Ho visto la partita contro il Torino e devo dire che la Roma è una squadra meravigliosa. Mi piace tantissimo Marquinhos”.

Totti?
Il capitano non finisce mai di stupire. Bisognerebbe inchinarsi di fronte a lui. Ero presente in campo quando segnò quel fantastico gol che subimmo in Roma-Torino 1-0, quando vestivo la maglia granata. Un giocatore immenso”.

Zeman?
Il boemo non lo scalfisce niente e nessuno. E’ un allenatore che ha le sue certezze e le sue idee. Ha delle motivazioni incredibili. Non molla mai”.

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