Roma, la rivoluzione americana da 100 milioni

Una squadra rivoltata come un calzino in appena due anni

James Pallotta ha attuato la rivoluzione

RIVOLUZIONE DA 100 MILIONI / ASROMALIVE.IT – Ventisei acquisti e ventiquattro cessioni. Un mercato che da anni non era così movimentato. E’ accaduto in casa della Roma dall’avvento della nuova proprietà. La Roma oggi ha l’età media tra le più basse di serie A, perché l’idea parte proprio da qui: un gruppo giovane che possa avere un futuro, giocatori da valorizzare, un club che possa autofinanziarsi attraverso le operazioni di mercato, i conti che presto possano essere considerati idonei dal prossimo regime di fair play finanziario.

La Roma, dall’estate del 2011, è cambiata profondamente. Basta pensare che della vecchia guardia sono rimasti i soli Burdisso, De Rossi, Perrotta, Taddei e Totti. Il presidente Pallotta ha affidato il compito di trasformare la Roma al direttore generale, Franco Baldini, e a quello sportivo, Walter Sabatini. Sono stati scelti manager di assoluto livello in tutti i ruoli strategici, a partire dall’ad Claudio Fenucci. Ma a cambiare è stata soprattutto la squadra.
Luis Enrique ha affrontato la sua unica stagione giallorossa con quattordici giocatori nuovi, a fronte dei quali altri otto avevano salutato Trigoria. Numeri da mercato di rifondazione. E tanti soldi messi sul tavolo. I risultati ancora non sono stati all’altezza degli investimenti, ma va considerato che la Roma è formata da tanti ragazzi nati dal 1990 in poi, pezzi pregiati che già oggi in tanti vorrebbero. E comunque sono state rispettate tutte le tappe del disegno economico, tra abbassamento del monte ingaggi e introiti dal botteghino (che sono tornati ai livelli di un tempo anche grazie alle tante iniziative intraprese per i tifosi).
La prima stagione non è andata come si sperava e la Roma si è quindi affidata a Zeman, e al mercato. Anche stavolta, dopo che a gennaio sono stati formalizzati gli acquisti di Marquinho e Nico Lopez, la Roma ha ripreso l’elenco dell’organico e lo ha trasformato. Rivedendo anche moltissime delle scelte fatte solo un anno prima. L’estate scorsa infatti i nuovi acquisti sono stati dodici e le cessioni ben sedici. Finora la squadra attuale è costata oltre 100 milioni di euro. Se non è rivoluzione questa…
Il piano di rinnovamento è stato quasi completato. Ora i dirigenti e la proprietà, compreso il socio di minoranza Unicredit, aspettano che tanto lavoro si traduca in risultati apprezzabili. Dopo non aver posto obiettivi il primo anno, stavolta a Zeman e i suoi è stata chiesta la qualificazione in Champions, o almeno in Europa League. La Roma tutta nuova si appresta a vivere l’impegno del derby come partita che può cambiare il corso della stagione: non avendo altri impegni oltre al campionato il derby assume valore doppio e la vittoria darebbe una spinta emotiva a tutto l’ambiente. In attesa che a gennaio la rosa giallorossa possa essere ancora ritoccata. Stavolta, forse, con qualche cessione eccellente.
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