Coppa Italia, verso Roma – Atalanta: un viaggio nella storia

Il comunicato dell’A.S.Roma che ripercorre, attraverso un excursus, la storia delle nove Coppe Italia vinte dal club

L’ultima Coppa Italia vinta dalla Roma nel 2008

COPPA ITALIA ROMA ATALANTA VIAGGIO STORIA / ASROMALIVE.IT – Attraverso il proprio sito ufficiale, l’A.S.Roma ha voluto fare un’adeguata presentazione della gara in programma martedì sera, ricordando i successi della squadra nella competizione. Questo il testo del comunicato:

Inizia dagli ottavi di finale la Coppa Italia 2012-2013 della Roma. La competizione, arrivata alla sessantacinquesima edizione, si concluderà nella finale unica di Roma del 26 maggio 2013. Il primo avversario dei giallorossi è l’Atalanta di Colantuono, che si presenterà all’Olimpico martedì 11 dicembre (calcio d’inizio ore 21.00). Come recitano gli almanacchi, Roma e Juventus sono le squadre che hanno alzato più volte il trofeo: nove volte, dal 1922 a oggi. La prima messa in bacheca dai giallorossi nella stagione ’63-’64, in una finale combattuta contro il Torino. È la Roma del capitano “Core de Roma” Losi, del portiere “Ragno nero” Cudicini, del difensore tedesco Schnellinger, del centrocampista dai piedi buoni “Picchio” De Sisti, del centravanti Nicolè, autore del gol decisivo, e di tanti altri protagonisti. Una curiosità: eccezionalmente, per quell’edizione, fu assegnato alla formazione vincitrice il “Trofeo Dall’Ara”, in onore del presidente del Bologna scomparso pochi mesi prima.

Non è un fuoco di paglia, la Roma bissa il successo nell’anno ’68-’69 con giocatori del calibro di Capello, Peirò, Ginulfi, Cordova, Cappelli, Landini e il “mago” Herrera in panchina. Un titolo che manda in visibilio i tifosi, con caroselli in giro per la città e celebrazioni varie sui giornali. “Roma sei grande”, è l’apertura del Corriere dello Sport del 30 giugno 1969. Seguono anni di digiuno, una decina, fino al ’79-’80, primo anno di Viola alla presidenza: 17 maggio 1980, superato in finale ai rigori il Torino, grazie soprattutto all’estremo difensore Tancredi, che intercetta tre penalty e regala al club la terza coppa della storia. Un’altra finale, l’anno dopo (’80-’81), contro lo stesso avversario, il Torino. Come nella sfida precedente, la competizione si decide dagli undici metri e, ancora una volta, i rigori sorridono alla Roma allenata da Liedholm che, nel frattempo, aveva ingaggiato il “Divino” Falçao, realizzatore decisivo dell’ultimo tiro dal dischetto, quello che consegna la quarta coppa.

La quinta – contro il Verona – arriva nel 1984, ma è un successo dal sapore amaro, a distanza di pochi giorni dalla delusione del 30 maggio: la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool. Simili sensazioni nel 1986, la Coppa Italia “consola” i giallorossi dopo uno scudetto perso in casa contro il Lecce già retrocesso. È, però, l’occasione per salutare nel modo migliore Cerezo, autore della marcatura decisiva alla sua futura squadra: la Sampdoria. La gestione Viola si conclude nel ’91, in tempo in tempo per vincerne un’altra (la settima), a Genova ancora contro la Samp. A festeggiare con Giannini e compagni c’è Flora Viola, moglie di Dino scomparso poco tempo prima.

Si arriva al 2006, è una Roma completamente diversa con la famiglia Sensi al timone, Spalletti allenatore e simboli come Totti e De Rossi in campo. In casa dell’Inter, a San Siro, viene alzata al cielo l’ottava coppa. È Milano, ma sembra l’Olimpico: a fine partita viene diffuso dagli altoparlanti dello stadio l’inno giallorosso “Roma, Roma, Roma”. Di nuovo l’Inter nella finale del 2008, un’altra soddisfazione (la nona), ma stavolta il “teatro” del match è proprio l’Olimpico, sotto gli occhi del presidente della Repubblica, Napolitano.

Sono passati quattro anni da quella serata, la Roma è pronta a inseguire la decima Coppa Italia della sua storia.

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