Totti scatenato: la numero 10, Dybala, Lukaku e il caffè coi Friedkin

Totti scatenato, il capitano ha parlato questa mattina e ha toccato tantissimi temi. Ecco quello che ha detto

Quando parla, Totti, dice sempre cose interessanti. E questa mattina l’ex capitano giallorosso ha parlato alla Radio Ufficiale della Serie A. E ha rilasciato una lunghissima intervista incentrata sul momento della Roma. Un tifoso vero, e di dubbi non ce ne sono mai stati, che ha spiegato inizialmente come ha vissuto queste prime uscite della squadra: “Non bene, ma noi romanisti siamo abituati. Il campionato è lungo e l’obiettivo è la Champions League. Quello in più sarà tutto guadagnato”.

Totti scatenato: la numero 10, Dybala, Lukaku e il caffè coi Friedkin
Totti (Lapresse) – Asromalive.it

Ma ovviamente il tema è stato anche Romelu Lukaku, accolto in pompa magna a Ciampino due giorni fa: “La bellezza di noi romanisti, quando c’è una cosa un po’ più grande, la facciamo diventare grandissima. La passione dei tifosi della Roma è difficile trovarla nel Mondo. Lukaku un grande acquisto, un  grande giocatore, un potenziale che può fare la differenza, sperando che con Dybala trovino subito una sintonia alla grande. Vedremo delle cose belle”.

Totti scatenato, ecco le sue parole

Totti ha poi continuato spiegando che inizialmente devono cambiare i risultati della Roma, se “continuiamo così la vedo tragica. Ma Mister e squadra sanno come comportarsi” ha aggiunto. E poi una domanda non poteva mancare ovviamente su quella maglia numero 10. Dalla radio chiedono a Totti se la concederebbe a Dybala, la risposta è netta.

Totti scatenato: la numero 10, Dybala, Lukaku e il caffè coi Friedkin
Totti (Lapresse) – Asromalive.it

“Io non sono il proprietario. L’ho indossata con amore e onore, con tutto me stesso. Normale che il prossimo numero 10 sarà un giocatore che deve sapere portare rispetto alla società, alla Roma, ai tifosi. Deve essere un giocatore che sta alla Roma per vent’anni. Non è che ce l’ho con Dybala, Lukaku o nessuno. Dare un giocatore la maglia numero 10 tanto per, per due anni o tre, non avrebbe senso. E sarebbe una responsabilità in più per il giocatore stesso. Paulo, per rispetto non me l’ha mai chiesto e mai me lo chiederà, per come è fatto lui. Giustamente, da professionista quale è, ha preso un altro numero, non è stupido”. Infine anche un giudizio su Mourinho: “Lui è il numero uno in questo. Come allenatore, gestore, comunicatore. Averlo in un club è la cosa ideale, anche perché ovunque è andato ha vinto, quindi chapeau. È l’arma in più di questa Roma. Va seguito e dargli fiducia al 100%”. La favorita per lo scudetto, infine, per Totti, è la Juventus che non gioca le coppe, e spiega pure che quel caffè con i Friedkin ancora non c’è stato.” Ancora sono chiusi i bar. A settembre vediamo, se ci sarà occasione. Pure allo stadio, se dovesse capitare, un caffè al volo…”.

Infine, la dichiarazione d’amore per la Roma:  “La vittoria più bella, stare 25 anni per il club che hai sempre tifato è il sogno che dovrebbero avere tanti altri ragazzi, che purtroppo adesso sarà difficile ripetere. Le bandiere non esistono più? Per me no. Ormai il calcio è cambiato. Pellegrini? Spero possa rimanere più a lungo possibile, ma nel calcio moderno mai dire mai”.

Impostazioni privacy