Larghe intese e un «obiettivo ragionevole»:trasformare la proposta di legge sull’impiantistica sportiva in legge dello Stato entro la metà del prossimo anno». Ma anche una speranza che il governo faccia propria questa proposta e si possano accelerare i tempi». Ieri i firmatari (di Pd, Pdl e Scelta civica) l’hanno ufficialmente presentata. «La chiave politica – ha spiegato Fossati (tra i firmatari insieme con Nardella, Vezzali, Coccia e Vignali, ndr) – è che siamo riusciti a fare una legge senza estremismi: non abbiamo lasciato spazio agli speculatori con ipotesi di edilizia residenziale “risarcitoria” per gli investitori, né abbiamo dato spazio eccessivo agli ambientalisti pur riconoscendo la necessità di progetti ecocompatibili». Valentina Vezzali ha parlato di «piazzare la stoccata vincente» anche grazie alla pressione che possono mettere i media. E Laura Coccia ha ribadito come fosse necessario «fare impianti “accessibili” ai diversamente abili». Raffaello Vignali e Dario Nardella hanno sottolineato i punti di forza del progetto e tra questi i «tempi certi per le autorizzazioni e la trasparenza nelle pratiche»: serviranno 340 giorni per tutto l’iter.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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