Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, ha rilasciato un’intervista nel corso della trasmissione ’48 minuti’ parlando anche della Roma. Queste le sue parole:
L’avventura nel calcio tra il Siena e la Roma.
“Per il Siena fui contattato a fine 2009 dal Monte Paschi di Siena, come fu la Banca di Roma a contattare papà per la Roma. C’era una situazione drammatica alla Roma, ancora oggi faccio fatica a dire quanti debiti ci fossero. Ciarrapico era detenuto la situazione, e la società era allo sfascio nonostante il lavoro di Malagò e Pasquali. Mio padre rimase solo. Noi veniamo da una famiglia di falegnami , e papà si è sempre sentito in debito verso questa città. Ma rispetto ad oggi, quando la comprò mio padre con Franco Sensi, era un calcio senza fini di lucro, diverso”.
L’allontanamento dopo l’esperienza nel settore giovanile della AS Roma.
“Ho visto l’inizio di quello che sta avvenendo oggi. Quando si toglie al gioco la componente ludica e rimane solo la componente soldi e procuratori, e alla lunga tutto perde valore. Ma [da presidente del settore giovanile] convinsi Bruno Conti – un uomo che è l’essenza del calcio – a diventare dirigente. Conti quindi divenne il dirigente di Francesco Totti, un ragazzo straordinario che aveva un grande pregio: l’umiltà di ascoltare persone più grandi e più esperte”.
Fonte: Sport Uno
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