CAGLIARI Cellino: “Venduto il Cagliari a gruppo Usa”

Cellino
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(M. MONTI) – Dopo 22 anni di proprietà Cellino, cambia il comando del Cagliari Calcio. I tifosi rossoblu hanno atteso con trepidazione, per tutta la notte, l’esito dell’incontro statunitense tra i rappresentanti dei fondi americani intenzionati all’acquisto del club, Dan Meis, e lo stesso Cellino: “Abbiamo raggiunto l’accordo con il Presidente”, ha detto Luca Silvestrone, intermediario U. S. A. “Sono felicissimo – le dichiarazioni del proprietario del Leeds – Dio li benedica, ora saranno loro a lottare con la burocrazia”.

SILVESTRONE ENTUSIASTA – Tre ore di lavoro serrato. Al meeting tra le parti, avvenuto nella notte a Miami, hanno partecipato i rappresentanti della cordata americana, Dan Meis (l’architetto che si occuperà della costruzione dello stadio), Massimo Cellino, l’avvocato Accardi, legale del club sardo, e Luca Silvestrone. Dal villaggio di Key Biscayne, una piccola isola a sud di Miami Beach e a est di Miami, il manager emiliano ha da poco certificato l’esito favorevole della trattativa pubblicando sul proprio profilo Facebook alcune foto delle strette di mano tra lui e Cellino e tra Cellino e Dan Meis. Ancora non svelate le identità che si celano dietro agli investitori statunitensi ma, entro pochi giorni, con la presentazione della società costituente che formalizzerà la proposta di acquisto, tutti i veli che hanno circondato la trattativa fino a stanotte cadranno. “E’ una giornata storica – ha scritto l’intermediario della cordata a stelle e strisce – Stasera abbiamo raggiunto l’accordo con il Presidente Massimo Cellino che ha anteposto gli interessi della Sardegna a quelli suoi personali”. All’Ansa ha poi riportato: “Sono stato autorizzato da Cellino a trattare per lo stadio a nome del Cagliari Calcio. Ci ha detto che è pronto a rivedere tutti gli accordi presi con il fondo, qualora lo stesso dovesse avere problemi insormontabili con la burocrazia per lo stadio”. Lo sviluppo della progettazione per il nuovo stadio di proprietà rossoblu sarà di totale responsabilità del team di Dan Meis: “Cellino e Meis si sono trovati d’ accordo da subito – ha raccontato Silvestrone – la riunione è andata anche meglio del previsto. Abbiamo programmato tutto, a partire dal pagamento di una caparra all’ingresso nella società a scaglioni”. “L’ importante è che sia tutto a posto nel più breve tempo possibile perché dobbiamo impostare la stagione”, ha concluso l’intermediario, che ha aggiunto una nota autoreferenziale tramite i propri social network: “Ve lo avevo detto che avrei dato l’anima per voi. Quello che ho detto ho fatto,
ora mi tolgo macigni dalle scarpe”.

CELLINO PASSA LA MANO – Nonostante ancora non sia arrivata la firma che certifichi l’avvenuto passaggio di proprietà, dopo 22 anni da quando Cellino rilevò il Cagliari dalla famiglia Orrù, la trattativa è ormai indirizzata verso l’esito definitivo, quello che sancirà il versamento di 82 milioni di euro dalla cordata americana per rilevare il club, il centro sportivo di Assemini e i terreni di Elmas. La sede di Viale La Playa, invece, resterà di proprietà di Cellino, in quanto “ricordo personale” dell’attuale proprietario del Leeds, che ha garantito, però, di rendersi disponibile ad affittare l’immobile salvo riservarsi l’ultimo piano per mantenere un ufficio per la propria società. Già da venerdì 30 (nel pomeriggio), quando Luca Silvestrone farà ritorno in Sardegna, Massimo Cellino avrà modo di interagire con il legale Accardi e il comune di Cagliari, per mettere nero su bianco il passaggio di proprietà e per una prima stesura dei contratti: “Sono felicissimo. Dio li benedica, ora saranno loro a lottare con la burocrazia – ha dichiarato Cellino all’Ansa –
Spero che facciano fare a loro ciò che non hanno fatto fare a me. Abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo abbozzato una lettera di intenti che prevede il loro ingresso nella società a scaglioni”. Da oggi in poi partirà quindi la fase di transizione per il nuovo Cagliari a stelle e a strisce.

Il nodo su cui verteranno le prime energie di tutte le parte coinvolti nell’affare, sarà inevitabilmente quello dello stadio: non è escluso, peraltro, un ritorno a breve in terra sarda di Dan Meis per trovare una soluzione al problema della capienza dell’impianto attuale. Infatti la priorità sarà proprio quella di capire dove si potrà giocare il prossimo campionato, considerando che la Figc non concederà ulteriori deroghe per la capienza del Sant’Elia. C’è attulamente il rischio concreto di un ritorno a Trieste ma, nel frattempo, i tifosi sorridono al nuovo Cagliari targato U. S. A. e si godono le speranze di un ritorno della propria squadra tra l’élite del calcio italiano.

Fonte: repubblica.it

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