L’atteggiamento studiato per limitare i blaugrana ha trasmesso subito sicurezza e convinzione ai giocatori della Roma: il timore di un’altra figuraccia è svanito prima di entrare in campo. Più dei singoli, pallonetto d’oro Florenzi a parte, ha pesato il comportamento da squadra. Ma anche le individualità sono state decisive: il pressing di De Rossi, l’autorità di Keità e il dinamismo di Nainggolan. In più il lavoro di coppia delle due catene laterali: Florenzi-Salah ad altissima velocità e Digne-Iago Falque. E bene anche i due centrali difensivi Manolas e Ruediger. Sollevati da compiti di impostazione, da marcatori sono stati perfetti. Nel discorso di ieri alla squadra l’allenatore ha fatto il giusto richiamo alla concentrazione: ormai conosce bene l’ambiente e lo spogliatoio.
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