(A. Austini) Una partita contro una buona squadra allenata da un tecnico preparato. Ma il principale avversario della Roma oggi pomeriggio all’Olimpico è se stessa. Il pericolo di rilassamento c’è dopo la difesa eroica del fortino contro il Barcellona mercoledì scorso. In passato il Sassuolo è già costato caro a Garcia. Due pareggi su due in casa contro la squadra dell’ex giallorosso campione d’Italia Eusebio Di Francesco, due gare strane, la prima chiusa dal gol-beffa di Berardi, quella dell’anno scorso iniziata con due regali (uno di De Sanctis che torna proprio oggi titolare) sfruttati da Zaza e poi faticosamente recuperata. Rudi ricorda tutto e cerca di preparare il terzo tentativo con la massima concentrazione possibile. Puntando anche sull’altro risvolto delle statistiche: l’ultima squadra ad aver battuto il Sassuolo in campionato è proprio la Roma, in trasferta lo scorso aprile.
Ieri l’allenatore ha portato la squadra in ritiro in albergo al Parco dei Principi, ormai un’abitudine prima delle gare serali infrasettimanali per evitare un viaggio lungo da Trigoria in pullman in mezzo al traffico, ma stavolta il problema è un altro: Garcia non vuole distrazioni ed è convinto che portare la squadra in hotel aiuti la concentrazione.
La lezione di Frosinone è servita anche a Garcia, che oggi dovrebbe cambiare meno uomini rispetto alla Champions. Semmai sarà importante giocare una partita completamente diversa dal punto di vista tattico. «Possiamo farlo – spiega – in più modi senza perdere in efficacia. Conta sempre il risultato, ma è più piacevole vedere la squadra giocare e vincere come ha fatto contro la Juventus. Sapevamo che col Barcellona dovevamo mostrare altre caratteristiche e i miei ci sono riusciti in un modo interessante per il futuro. Ho parlato di una Roma camaleontica, è una cosa che ci può aiutare». Quanto al turnover, «tutto è possibile – dice Rudi – anche rivedere gli stessi di mercoledì: siamo ad inizio stagione, è la terza partita in nove giorni. Questa rosa mi permette di avere sempre un livello alto chiunque giochi». Il recupero di Pjanic è un’ottima notizia per l’allenatore. «Sta bene, è tornato un po’ in anticipo: sia i fisioterapisti sia lui hanno lavorato bene. Contro il Barcellona non poteva essere rischiato mentre ora può iniziare tranquillamente la partita».
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