Una doppia operazione dolosa avrebbe preceduto la cessione del terreno sul quale dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Lo sostiene la procura che ha chiuso le indagini sul sito di Tor Di Valle. In nessun modo è coinvolta l’operazione immobiliare del costruttore Parnasi e l’unico sviluppo da questo punto di vista potrebbe essere su chi avrà diritto a intascare le rate dell’acquisto, se la fallita Sais o i suoi creditori. Quattro gli indagati, i fratelli Umberto e Gaetano Papalia, Umberto Ciccozzi, liquidatore della Ippodromo Tor di Valle, e Michele Saggese, ex amministratore unico della Sais.
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