Centoquarantasette giorni e 18 gare di campionato, tanto è passato dal primo gol giallorosso di Dzeko, proprio contro la Juventus. Ora Dzeko – riporta il quotidiano – è un attaccante in crisi, diventato oggetto misterioso per una piazza che, impietosa, ha cominciato a trattarlo con quella sufficienza che non si addice ai campioni: in campionato non ha più segnato su azione ma solo su rigore, nel derby e contro il Bologna, ma soprattutto non è riuscito ad entrare in sintonia con una squadra che non ha mai giocato per lui, almeno fino all’arrivo di Luciano Spalletti.
La buona notizia, per il bosniaco, è che Spalletti ha in mente una squadra che, finalmente, dovrà giocare per metterlo nella condizione di essere decisivo.«Non si deve far fatica – le parole del tecnico in conferenza stampa – con un numero 9 in campo. Edin ha le qualità per esserlo, basta aspettare il momento in cui si sbloccherà. La tranquillità può dargliela solo il risultato: bisogna che faccia gol e che senta fiducia, anche se a Roma è difficile farlo a un calciatore che non dà risultati. Noi vogliamo andare subito all’obiettivo, ma in questo caso bisogna avere un po’ di pazienza. Edin è un gran calciatore, non gli trovo punti deboli e qualsiasi allenatore lo vorrebbe, perché ci puoi far tutto: è tecnico, abbastanza veloce per la sua mole, prende palla di testa. Bisogna solo aspettarlo un attimo e arriverà».
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