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Juan Jesus (getty images) AsRl

NOTIZIE AS ROMA PRESENTAZIONE JUAN JESUS – L’ultimo arrivato in casa giallorossa, il difensore Juan Jesus, si è presentato poco fa in conferenza stampa a Pinzolo, l’ultima di questo ritiro, prima della partita di questo pomeriggio contro il Terek Grozny (diretta Roma TV e pagina Facebook AS Roma). Ecco le dichiarazioni del difensore brasiliano riportate integralmente:

Prende parole il direttore generale Mauro Baldissoni:Siamo contenti di presentare alla Roma un giocatore accostato tante volte nell’ultimo biennio. Un giocatore che ha soltanto 25 anni e già più di 140 presenze con l’Inter e tante con la nazionale brasiliana. Per noi e per voi sarà solamente Jesus”.

Iniziano le domande al calciatore
Tanti anni in Italia, quali sono i tuoi obiettivi personali?
Prima devo ringraziare la Roma per l’opportunità che mi ha dato. Io devo dimostrare ogni giorno in allenamento e in partita il motivo per il quale sono qui, devo aiutare a passare il turno preliminare di Champions e pensare a fare bene in campionato.

Sei un difensore versatile, il miste ti ha già indicato che puoi giocare in un altro ruolo oltre al centrale?
Lui mi ha chiesto quale sarebbe il mio ruolo preferito. Sono un centrale ma posso fare più ruoli possibili, l’importante è entrare in campo e fare bene. 

Ti abbiamo visto parlare molto con Spalletti. La differenza di impostazione degli allenamenti tra lui e Mancini? E poi cosa ti è mancato con l’Inter?
Sono due metodi di allenamento diversi. Qui si gestisce di più il possesso palla, si fa la giocata di prima. Si lavora sull’intensità, ma quello che ho vissuto nell’Inter è pessato. Ringrazio comunque tutti loro per essere stata la prima squadra a portarmi in Europa, mi ha cresicuto. Adesso però devo ripartire dalla Roma, ascoltando Spalletti. 

In questi giorni hanno parlato altri tuoi nuovi compagni di squadra, che hanno parlato di obiettivo scudetto. Da avversario perché pensavi che la Roma era una squadra da titolo?
Con la Roma in passato abbiamo quasi sempre sofferto. Noi possiamo lottare per un grande traguardo perché siamo una squadra forte. Se saremo compatti arriveremo lontano.

Cosa pensi di due ex giallorossi come Juan e Aldari, e poi qual’è stato il rapporto sul piano umano con Roberto Mancini
Sono due centrali fantastici, Juan è sempre stato un idolo, Aldair invece non l’ho visto tanto perché avevo due anni forse. Spero di fare almeno il 70% di quello che hanno fatto loro. Con Mancini avevo un buon rapporto, logicamente ognuno faceva le sue scelte. Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto per me.

Tu sei stato campione del mondo Under 20, poi hai avuto alti e bassi nell’Inter. Sei maturo per tornare a fare il salto di qualità ed essere un giocatore decisivo?
Prima c’era la scusa che ero giovane, adesso ho 25 anni e devo migliorare in ogni reparto. Ho ancora tanta strada da fare, ogni giorno nel calcio si impara qualcosa. Non siamo delle macchine che non sbagliano mai, siamo esseri umani.

La stagione che hai giocato meglio in Italia è stata quella con Mazzarri, con la difesa a 3. 
È stata la mia miglior stagione perché ho giocato di più 48 partite e la squadra ha lavorato bene. Non è che ci sia un ruolo giusto per esprime le mie qualità, in questi anni ho sofferto perché all’Inter è difficile giocarci, c’è molta pressione. Però ho fatto tanta esperienza e sono sicuro che questo mi aiuterà in futuro. 

Ci pensi ancora a indossare la maglia del Brasile?
Alla nazionale a ci penso assolutamente, devo fare il meglio possibile nella Roma per tornarci

Riesci a dire cosa non ha funzionato nell’Inter? Anche Burdisso venne qui con molto scetticismo, poi però ha conquistato i tifosi
Come ho già detto prima giocare a Milano è difficile per vari motivi. Quando le cose vanno male, i tifosi cercano sempre un colpevole, un bersaglio sul quale fare riferimento. In generale non so dire perché non ha funzionato. Adesso però sono qui e credo che devo trovare nuovi stimoli, sono convinto che qui farò bene. Mi sto trovando bene con i nuovi compagni e questo è l’importante. Burdisso è un grande giocatore, spero di fare come lui tanti anni qui. 

Qui a Pinzolo sei già stato negli scorsi anni con l’Inter, c’è qualcosa in particolare che ti piace di questo posto?
Fa caldo (ride, ndr). L’albergo è lo stesso e lo conosco bene, mi fa piacere sentirmi come a casa.

Qual’è il tuo miglior pregio e quale invece l’aspetto sul quale devi migliorare?
Il mio pregio è che ho tanta voglia di fare bene. Ho forza e potenza, mentre devo migliorare nella situazione della linea difensiva quando si sale insieme. Però Spalletti mi sta aiutando tantissimo.

È vero che ti metti a disposizione del mister. Ma tra difesa a 3 o a 4 quale sceglieresti?
Scelta difficile, forse difesa a 4 perché il mister lavora di più su quella.

Michele Spuri

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Michele Spuri
Tags: juan jesus

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