Alla fine Siviglia-Roma si giocherà a porte chiuse. Questa è stata la decisione presa dall’autorità spagnola in merito all’andata degli ottavi di finale di Europa League. Il match si giocherà giovedì sera alle 18.55. Niente tifosi sugli spalti, niente bandiere, niente colori.
Eppure a Siviglia fino a ieri pomeriggio non sembrava esserci alcun intoppo, si pensava che la sfida del Sanchez Pizjuan si potesse giocare a porte aperte, con la presenza del pubblico. E invece in serata è arrivata la doccia fredda per tutti i tifosi giallorossi pronti a partire per la città dell’Andalusia.
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Poi è arrivata la decisione di giocare a porte chiuse, uniformandosi anche alle altre sfide che si giocheranno in terra spagnola, tra cui Valencia-Atalanta di questa sera. La Roma aveva venduto seicento tagliandi per questa partita e ha già annunciato che rimborserà tutti i tifosi, che però rischiano di perderci le spese di viaggio.
La società giallorossa non ha perso tempo nemmeno per quanto riguarda la partita di ritorno, Roma-Siviglia. E ha già iniziato a rimborsare i tifosi pure per la sfida che si giocherà all’Olimpico a porte chiuse il prossimo 19 marzo. Ma c’è anche una nuova soluzione. Il club capitolino infatti starebbe anche valutando di giocare la partita in campo neutro in un’altra nazione. Di questi tempi davvero nulla si può escludere, con la situazione Coronavirus che tra l’altro cambia di giorno in giorno, di ora in ora.
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