Il Var e il ‘solito’ Pairetto infiammano questo pomeriggio di Serie A. Non poche le polemiche in grado di evocare brutti ricordi anche ai tifosi della Roma.
Ormai presente da un lustro a questa parte, l’ausilio della tecnologia in campo ha dimostrato di essere al centro di una dialettica di non poco conto. Questo non solo in termini di discussioni a livello mediatico ma anche nell’ottica di una dicotomia spesso venuta a nascere circa le interpretazioni non sempre coerenti di situazioni di campo molto simili.
Episodi spiacevoli, in questi anni, non sono di certo mancati e anche in casa Roma ci sono reminiscenze non proprio allegre. Facile infatti ricordare le tante polemiche nate nel corso di queste stagioni, a partire da un intervento in area di rigore in occasione della sfida contro l’Inter nel 2018, quando a reclamare chiarezza era l’ancora dirigente giallorosso Francesco Totti. Esempi e situazioni potrebbero in realtà essere ben più numerose e, soprattutto, recenti.
Fin qui l’unico episodio in grado di catalizzare non poche discussioni è stato quello che ha visto coinvolto Celik in Udinese-Roma la scorsa settimana, quando il laterale turco è stato atterrato in area di rigore da Rodrigo Becao, suscitando non poche perplessità.
Meritevole di essere riportate, però, le situazioni di oggi, in occasione della delicata quanto importante sfida tenutasi a Lecce tra i giallorossi di Baroni e il Monza di Stroppa, reduce dal primo e storico punto ottenuto in Serie A. Dopo un inizio difficilissimo, infatti, Petagna e colleghi hanno pareggiato in Salento, al termine di una gara che ha però generato tante critiche nei confronti della gestione Pairetto e del VAR Di Martino.
Quest’ultimo ha deciso infatti di non intervenire in occasione dei due tocchi di mano da parte di Molina prima e Pablo Marì poi, in pieno recupero. Ad acuire le discussioni sono proprio i ricordi legati al signor Pairetto, lo scorso anno protagonista di uno degli errori più gravi ed evidenti del recente passato della storia arbitrale. Il riferimento è chiaramente al gol in fuorigioco di Acerbi in Spezia-Lazio, aggiuntosi ad una serie di scelte non proprio felici che nello scorso campionato hanno interessato anche la stessa Roma.
Basti pensare all’ammonizione shock in Bologna-Roma a dicembre 2021 nei confronti dei diffidati Zaniolo e Abraham, costretti a saltare poi la sfida casalinga con l’Inter nella giornata successiva. Qualche mese dopo, lo stesso fischietto espelleva poi Mourinho per proteste nella partita contro l’Hellas Verona, recuperata da Volpato e Bove e viziata, più che dalla scelta (dai più ritenuta corretta di non assegnare rigore su Pellegrini) dai soli quattro minuti di recupero concessi nel 2t. A dir poco irrisori se si pensa all’intervento dei medici per soccorrere un giocatore di Tudor e alle ben sette sostituzioni effettuate.
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