Favola Marocco e intreccio tra passato e futuro con la Roma. La lista è piena, Tiago Pinto avvisato.
La Nazionale marocchina si è fin qui meritata lo status di vera e propria mina vagante di una competizione durante la quale è riuscita a imporsi su realtà ben più altisonanti e certamente candidate potenziali anche per la vittoria finale. Quasi sempre, in ogni competizione, c’è però qualche bella storia da raccontare, fatta di momenti e racconti tanto amati da chi sia un profondo appassionato del calcio e dello sport in generale.
Per tale motivo, le tenere immagini dei calciatori festeggianti con madri e parenti (si pensi ad Hakimi, giusto per citare un nome tra quelli più noti) hanno certamente scaldato cuori e animi di chi, come noi italiani, abbia fruito di questi Mondiali in modo quasi disinteressato, maturando al massimo simpatie per calciatori militanti nelle proprie squadre di club preferite. Come dicevamo, però, di fronte a determinate storie non si può restare passivi, alla fine l’essenza del calcio e dello sport risiede proprio nello stupore e la meraviglia che hanno contraddistinto ognuno di noi nell’approcciare a questo mondo.
In attesa di vedere quella che sarà la prestazione di Ziyech e colleghi contro la Francia, reduce dalla vittoria contro l’Inghilterra e certamente tra le candidate di lunga data insieme ad Argentina e Brasile, ci soffermiamo in questa sede su un aspetto forse sfuggito ad alcuni.
Il Marocco distintosi in questo Mondiale per capacità sportive ma anche per il saper emozionare, pullula di elementi accostati nel passato più e meno recente alla Roma, non solo in questa fase mourinhiana. I nomi potrebbero essere tanti, a partire dall’attuale difensore del West Ham, Nayef Aguerd, passando per l’esterno scuola Ajax, Noussair Mazraoui e il centrocampista della Fiorentina, Amrabat. L’ex Hellas Verona si è distinto per un’evoluzione importantissima sotto la gestione Italiano e rientra certamente tra i pilastri della compagine di Regragui.
Ben memore poi anche il profilo di Ziyech, pupillo di Francesco Totti ed implicitamente citato dallo storico 10 della Roma nel corso della sua conferenza di addio alla Roma. Non solo passato, però, ma anche uno sguardo al futuro, con Abdelhamid Sabiri finito anche nei radar giallorossi e certamente tra i profili maggiormente stuzzicanti della nostra Serie A. Ez Abde del Barcellona e la suggestione Amallah (in scadenza contrattuale e fuori rosa con lo Standard Liegi) completano una tassonomia che Pinto potrebbe monitorare con non poca attenzione.
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