Plusvalenze Juventus, arriva la sentenza della Procura di Roma. Ipotesi reato confermate, ecco cosa sta succedendo.
Se è vero che il calcio giocato sta avendo un’eco mediatica non poco importante nel corso di queste ultime settimane, è altrettanto giusto evidenziare come tanti altri aspetti stiano generando una certa attenzione da plurimi punti di vista, riguardando questioni di calciomercato o relative a situazioni già affrontate in passato e circa le quali si attendevano da tempo evoluzioni.
La campagna acquisti invernale, insieme al ciclo di gare che aspettano la Roma di Mourinho in queste settimane natalizie e a inizio 2024, sono alcuni dei fattori di interesse principale in casa giallorossa, dove si attende adesso il secondo scontro diretto di questa settimane, in programma domani sera contro il Napoli. Proprio in una giornata in sé e per sé delicata e particolare per le dichiarazioni di Mourinho in conferenza stampa e le esternazioni di De Laurentiis su tanti aspetti del presente, arrivano novità anche su quella vexata quaestio Juventus che ha rappresentato il filo rosso di tutto il campionato scorso.
Come si ricorderà, la definita famosa questione plusvalenze aveva generato incertezze e dubbi circa l’andamento di un campionato che ha alla fine visto la Juventus dover rinunciare all’approdo alle competizioni europee. A circa un anno di distanza dalla catalisi di quell’insieme di indagini e approfondimenti che hanno portato anche alla dimissione del CdA, è arrivata un’altra importante novità.
Il club bianconero ha infatti ricevuto notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica del Tribunale di Roma: trasmessi gli atti delle indagini a quest’ultima, è arrivata anche la dichiarazione della Corte di Cassazione sull’esito dell’Udienza del settembre 2023 da parte della Procura della Repubblica del Tribunale torinese. I reati sono quelli del falso nelle comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza (Consob) e l’uso di fatture per operazioni inesistenti.
I fatti in oggetto del provvedimento concernono i bilanci del 30 giugno 2019, 2020 e 2021, toccando le operazioni di scambio di diritti alle prestazioni sportive di calciatori e ai relativi accordi di riduzione e accordi di integrazione dei compensi dei tesserati. Coinvolta, dunque, le manovre stipendi e gli accordi di recompra nelle campagne di calciomercato dal 2017 al 2020.
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