Cartellino blu, intervento diretto della FIFA: c’è il comunicato UFFICIALE che spiega tutto. Ecco gli ultimi aggiornamenti.
Nel corpo delle tante novità e aggiornamenti di questi ultimi giorni, una delle più grandi novità pareva destinata a riguardare l’introduzione di un nuovo cartellino nel mondo del calcio. La parentesi recente, come noto, è stata già in sé e per sé contraddistinta da tante discussioni o polemiche, come ci ricordano gli esempi relativi al VAR e al caso arbitri, senza tirare in ballo aspetti squisitamente calcistici che, soprattutto in casa Roma, hanno offerto certamente spunti di discussione e dialogo su plurimi fronti.
La grande novità delle ultime ore, comunque, è stata quella relativa alla presunta introduzione di un nuovo strumento arbitrale: non una semplice aggiunta cromatica quanto, piuttosto, il conferimento ai direttori di gara di disporre della possibilità di allontanare momentaneamente dal terreno di gioco i giocatori, imbattendosi in una sorta di scelta ibrida tra gli storici e canonici cartellino giallo e cartellino rosso.
In queste ore, in merito alla prontamente divenuta vexata quaestio, è intervenuta, come detto, direttamente la FIFA, che con un comunicato ufficiale ha espresso la propria posizione in merito a quello che sarebbe l’ennesimo grande cambiamento endogeno ad un mondo evoluto non poco nel corso degli ultimi anni, non solo sul fronte tecnico-tattico.
Le prime voci lasciavano intendere come l’eventuale utilizzo del cartellino blu consentirebbe l’allontanamento dal terreno di gioco per circa dieci minuti dei giocatori: una sorta di espulsione temporanea, per la quale i tempi parrebbero però essere abbastanza acerbi. Questa, infatti, la nota della FIFA, che lascia intendere come ci siano ancora diversi step da osservare per appurare l’effettiva fattibilità e utilità di un cambiamento ancora lungi dalla sua attuazione.
“La FIFA desidera chiarire che le notizie sul cosiddetta “cartellino blu” ai livelli d’élite del calcio sono errate e premature […] Qualsiasi sperimentazione di questo tipo, se implementata, dovrebbe essere testata in modo responsabile ai livelli più bassi, una posizione che la FIFA intende ribadire quando questo punto all’ordine del giorno sarà discusso all’AGM (Annual General Meeting) dell’IFAB il 2 marzo“.
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