Bufera ed esonero prima della Roma: l’ossessione Europa pesa come un macigno. C’è l’annuncio che spiega tutto.
Il valzer di panchine destinato ad abbattersi sul nostro campionato a partire dalla conclusione di questa stagione sta rappresentando uno degli argomenti maggiormente in grado di tenere elevate aspettative, attenzioni e attese in molte realtà, Roma inclusa.
In quel di Trigoria, ribaltoni e ventate rivoluzionarie non sono sicuramente mancate nel corso di questi mesi, all’interno di una stagione che ha assicurato tanti cambiamenti e che ha permesso di assistere a ben due esoneri, con l’alternanza De Rossi-Juric-Ranieri che non aveva consentito di inanellare una serena continuità alla squadra fino al mese di novembre.
L’handicap di una partenza concretamente avviata solamente con l’arrivo di Claudio Ranieri si sta riflettendo anche nella corsa alle competizioni europee da parte degli stessi giallorossi che, al netto di false partenze e delle innegabili quanto indimenticabili difficoltà di inizio anno, continuano ad essere coinvolti in una corsa che potrebbe regalare sorprese ed epiloghi tutt’altro che pronosticabili fino a qualche tempo fa.
Di mezzo, ci sarà però quel rush finale di partite che, cominciando dalla discussissima trasferta di San Siro di domenica, condurrà Dovbyk e colleghi, rispettivamente, ad affrontare Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. Da questo filotto passerà oltre ogni ragionevole dubbio il piazzamento finale della Roma, sul quale, ovviamente, sta per ora pesando anche il su citato ritardo e quell’insieme di punti persi soprattutto durante la gestione Juric.
Senza pensare troppo al passato, in quel di Trigoria l’obiettivo resta chiaro e squisitamente coerente con quanto sempre dichiarato dallo stesso Ranieri: concentrazione massima sul qui ed ora, senza troppi voli pindarici e con la consapevolezza che il raccolto del presente non potrà non ripercuotersi anche sul futuro.
Più nello specifico, anche la Roma si troverà coinvolta in quel valzer di panchine che, oltre a dipendere dalle scelte e dagli incastri con tante altre situazioni relative a nomi come Conte, Allegri o Montella, passerà anche per le prospettive che i piazzamenti finali di questa stagione assicureranno. A tal proposito, poco più di una settimana prima dall’incrocio tra Roma e Fiorentina, arriva da Nicolò Schira un annuncio di non trascurabile importanza, riguardante la posizione di Raffaele Palladino.
Il tecnico viola, distintosi per una stagione a lunghi tratti positiva ma che, ora come ora, vede Kean e colleghi potenzialmente esclusi dalle competizioni europee più importanti, potrebbe lasciare Firenze dopo un solo anno. Oltre al grande valore che la partita con la Roma assume da tale punto di vista, non bisogna nemmeno ignorare l’ingerenza che un’eventuale nuova vacuità su una panchina come quella della Fiorentina, e la consequenziale aggiunta del nome di Palladino alla lista di allenatori potenzialmente liberi, avrebbe nella su citata rivoluzione tecnica che attende diverse squadre di vertice di Serie A fra poco più di qualche settimana.
Questo, intanto, l’annuncio di Schira: “Occhio ad altri nomi per la Fiorentina, oltre a quello di Farioli. La situazione Palladino a Firenze resta da monitorare: se la Fiorentina dovesse finire ottava, dopo aver speso tanto, non sono escluse valutazioni sul tecnico. Palladino, insomma, potrebbe essere a rischio“.
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