Emergono novità di rilievo in merito al chiacchierato futuro di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid. Ecco le ultime
Mancano oramai una manciata di giornate alla fine del campionato, ma la sensazione è che nulla sia già deciso e che i possibili esiti siano ancora molteplici. Tra la lotta per la zona Champions e quella per l’agognato scudetto appare ancora tutto in bilico, il che non può che influenzare anche il lavoro della varie dirigenze per quanto concerne la preparazione al calciomercato estivo.
Difatti, per avere un’idea chiara sulle operazioni da compiere sia in entrata che in uscita occorre necessariamente avere dei punti di riferimento chiari e univoci, in particolare per quanto concerne il tema ‘allenatore’, che, inevitabilmente, verrà concretamente influenzato dai risultati finali della stagione.
Basti pensare a tutto ciò che gira intorno alle panchine di Antonio Conte e Simone Inzaghi, il cui futuro è irrimediabilmente legato all’esito della lotta scudetto e anche alla Champions nel caso dei nerazzurri (i quali dovranno affrontare Yamal e colleghi nel ritorno della semifinale). Le altre big non sono tuttavia da meno, dato che faremmo fatica ad indicare una società realmente certa di confermare l’allenatore attualmente in panchina. Spiccano in tal senso il deludente Milan di Conceicao, la precaria posizione di Tudor a Torino e l’addio di Claudio Ranieri dalla panchina della Roma… tutti pezzi di un complesso puzzle pronto a cambiare radicalmente aspetto.
Il valzer di panchine verrà poi ulteriormente complicato dalla sorprendente quantità di allenatori italiani attualmente fermi ai box o pronti a tornare in Italia, come i chiacchieratissimi Massimiliano Allegri, Roberto De Zerbi, Maurizio Sarri e lo stesso Carlo Ancelotti, di recente finito al centro dei riflettori per via delle rumorose voci che vedrebbero come concluso il suo ciclo madrileno.
Ancelotti non è più adatto al calcio contemporaneo? I raffinati sistemi di gioco delle rivali in Champions hanno fatto emergere i limiti di una gestione basata esclusivamente sul lavoro mentale/ambientale? L’approdo di Mbappé non è riuscito a compensare l’addio di Kroos? La stella francese ha minato dei magici equilibri precedentemente conquistati? Chissà… l’unica cosa certa in questo momento sembrerebbe essere l’addio di Ancelotti a fine anno, il che ha recentemente spinto i colleghi spagnoli a pressare il tecnico italiano sul futuro.
L’ultima occasione è stata l’intervista di Ancelotti ai microfoni di Marca, durante cui l’ex Milan ha nuovamente ribadito la sua intenzione di lasciare il futuro nel mistero: “Non parlerò del mio futuro prima del 25. Siamo concentrati sul presente, sul fatto che possiamo lottare fino alla fine, fino all’ultimo secondo della partita, qualunque cosa accada. Nonostante le difficoltà e le tante assenze questa settimana, siamo convinti di poter vincere”.
Ancelotti si rivolge poi direttamente all’intervistatore: “Quello che capisco è che vuoi parlare del mio futuro. So perfettamente cosa devo fare, cosa farò e cosa sto facendo, il che significa che non perlerà del mio futuro adesso. So che ti sto deludendo, ma non mi interessa”.
Ecco poi le parole sull’addio, in qualunque momento questo sarà: “Non dirò nulla, non so cosa succederà, ma qualunque cosa accada, sarà un addio fantastico. Non ho mai litigato in sei anni con il club, né credo dil’ultimo giorno, che non so quando sarà. Potrebbe essere il 25 maggio, nel 2026, nel 2030…”.
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