Ecco le ultime in merito al tanto chiacchierato e nebuloso futuro di Tammy Abraham, il cui ritorno in giallorosso appare ormai improbabile
Il tema del centravanti è senza dubbio alcuno uno dei, se non il più chiacchierato del calcio contemporaneo, all’interno del quale il ruolo della punta risulta essere immerso in un’affascinante metamorfosi delle proprie caratteristiche più richieste e di ciò che gli viene richiesto.
La figura dell’attaccante boa utile soltanto a qualche sporadica sponda e chiamato esclusivamente a farsi trovare nel punto giusto al momento giusto è oramai un lontano ricordo, anche e soprattutto per via della rivoluzione apportata da allenatori come Pep Guardiola (nel suo caso fece particolare rumore l’allentamento dal Barcellona di una punta fisica ed efficace come Ibrahimovic per riservare il posto di falso nueve a Lionel Messi), i quali hanno contribuito a sdoganare l’immagine di un centravanti in grado di dialogare con i compagni tra le linee e partecipare attivamente alla manovra di costruzione.
Alle volte, tuttavia, anche per una squadra inserita nella contemporaneità può bastare e avanzare un cosiddetto bomber di razza, che si occupi principalmente di concludere in porta (basti pensare a Haaland nel City del sopracitato Guardiola). In tal senso la Roma poco meno di un anno fa iniziò a contattare il Girona per acquistare il cartellino di Artem Dovbyk, il quale avrebbe dovuto sopperire alla partenza di Romelu Lukaku e al rendimento sottotono di Tammy Abraham.
Ora, dopo una stagione passata a combattere una battaglia interna con le innumerevoli critiche ricevute dal popolo giallorosso in merito all’acquisto del bomber ucraino, i vertici giallorossi dovranno valutare con cura il da farsi, anche e sopratutto considerando che sulla carta il cartellino di Abraham è ancora di proprietà giallorossa.
L’esperienza di Tammy Abraham tra le fila del Milan si è caratterizzata per degli acuti e dei bassi straordinariamente radicali, anche e soprattutto per via della profonda discrasia che ha caratterizzato il rendimento in campionato (3 misere reti in 29 partite) e quello nelle coppe, dove alcuni dei suoi gol hanno permesso ai rossoneri di proseguire il proprio cammino.
Le pesanti marcature segnate e la preziosa capacità di contribuire alla fase di impostazione offensiva hanno attirato alcune società del Vecchio Continente e, nelle ultime ore, pare che sia emersa in particolare il Fenerbahce di José Mourinho, con il quale Tammy ha giocate alcune delle sue migliori stagioni in carriera.
I turchi, difatti, a fine anno dovrebbero dire addio a quel fuoriclasse assoluto conosciuto come Edin Dzeko (uno degli esempi più fulgidi di come si possa essere un centravanti prolifico e un leader tecnico allo stesso tempo) e, dopo aver fatto la corte a Dusan Vlahovic, secondo quanto riportato da Takvim.com.tr, pare che il mirino sia puntato su Tammy Abraham.
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