Caso Malcom, Monchi: “Valutiamo di fare causa al Bordeaux”

Defrel
Monchi ©Getty Images

Dopo l’ufficialità del passaggio di Malcom al Bordeaux, Monchi è intervenuto a ‘Roma Tv’ per spiegare il punto di vista della Roma.
“Facile da spiegare, complicato da capire. Aveva il profilo che stavamo cercando. Abbiamo impostato la trattativa con il Bordeaux e con il suo procuratore una settimana fa. Ieri alle cinque del pomeriggio abbiamo trovato l’accordo con tutte le componenti. Trattativa chiusa, avevamo avuto anche l’autorizzazione per Malcom di effettuare le visite mediche a Roma. Era tutto chiuso, eravamo tranquilli”.

LA CHIAMATA DEL BORDEAUX – “Mezzora dopo mi ha chiamato il presidente del Bordeaux dicendo che per loro era meglio fare un comunicato ufficiale con l’accordo. Per la nostra quotazione in borsa non era una cosa positiva, ma loro hanno insistito. Siamo stati costretti a fare altrettanto”. “Un’ora dopo – prosegue il ds romanista – hanno cominciato a uscire le voci sul Barcellona. Sapevo che c’erano tante squadre interessate a Malcom e per questo avevamo fatto più in fretta possibile. Sono rimasto sorpreso dalla chiamata del procuratore di Malcom, che mi ha detto che il Bordeaux aveva vietato il viaggio per le visite mediche a Roma”

LA NUOVA OFFERTA – “Ho chiamato il presidente del Bordeaux che mi ha detto dell’offerta del Barcellona e che se noi non la pareggiavamo non avremmo preso il giocatore. Gli ho detto che avevamo già un accordo con i documenti, ma lui è stato irremovibile. Il nostro presidente Pallotta era d’accordo ad alzare l’offerta, anche contro la mia opinione. Ho richiamato il presidente del Bordeaux con l’offerta più alta. ll presidente Martin mi ha chiesto i documenti firmati, che gli abbiamo dato alle undici di sera. Il procuratore di Malcom e il presidente del Bordeaux mi hanno detto che avrebbero rinviato i documenti stamattina, autorizzando il giocatore alle visite mediche con noi”.

IL VIAGGIO SALTATO – “Stavamo già confermando il viaggio di stasera a Roma, poi a mezzogiorno mi hanno detto che dovevamo fare un’altra offerta. A quel punto ho detto basta così, non si poteva fare un’asta. Così è finito tutto. Ora stiamo valutando la possibilità di fare causa. Non abbiamo i documenti firmati dal Bordeaux, ma ci sono tutti i messaggi scambiati con loro. I tifosi? Cosa posso dire, mi spiace per quello che è successo. Abbiamo fatto molto di più di quello che il Bordeaux ci aveva chiesto. Pallotta ci ha creduto e ha insistito per alzare l’offerta, ma l’ipotesi di un’asta non era di nostro gradimento. Chi vuole venire alla Roma è benvenuto, altrimenti pazienza. Troveremo un giocatore migliore che vorrà venire a Roma e ne sarà convinto”

 

Impostazioni privacy