Cambio di modulo e sorpresa a centrocampo: De Rossi semina indizi

Con parole cariche di entusiasmo e onestà spese in conferenza stampa, De Rossi ha aperto a svariate novità sul piano del sistema di gioco 

La conferenza stampa di Daniele De Rossi ha fornito numerose risposte al popolo giallorosso, grazie alla schiettezza che ha sempre caratterizzato le interviste di DDR, tanto da calciatore, quanto da allenatore.

Daniele De Rossi (screen Instagram) – Asromalive.it

Uno dei temi più caldi è senza dubbio il sistema di gioco che l’ex capitano della Roma adotterà e se, già dalla partenza, verranno disattese le routine tattiche di José Mourinho.

De Rossi punta alla difesa a quattro

L’adozione senza possibilità di replica della difesa a tre, ha caratterizzato per intero il percorso di José Mourinho nella capitale, generando una serie di conseguenze, sia sul piano prettamente tattico, ma anche su quello della rosa: gli intoppi che hanno colpito la linea difensiva giallorossa – l’infortunio a tempo indeterminato di Smalling, la partenza di N’Dicka per la Coppa d’Africa, il delicato rientro di Kumbulla e la pubalgia di Mancini – hanno inevitabilmente spinto per il passaggio alla difesa a quattro, con la quale si poteva evitare di costringere Brian Cristante o Edoardo Bove ad arretrare, per garantire alla squadra tre centrali di difesa. Tuttavia, Mou non ne ha voluto sapere e, anche a costo di impiegare un 2005 con pochissimi chilometri nel motore, ha preferito rimanere fedele al proprio modulo di riferimento. Nel corso della conferenza stampa odierna, Daniele De Rossi ha fatto facilmente intendere che questo approccio non verrà condiviso nel corso della sua collaborazione professionale sulla panchina giallorossa.

Daniele De Rossi in allenamento (screen Youtube) – Asromalive.it

L’ex capitano giallorosso – nonostante nella sua precedente avventura sulla panchina della Spal abbia sempre fatto uso della difesa a tre – ha specificato i suoi modelli di appartenenza sul piano tattico, tutti abituati a proporre un calcio offensivo, caratterizzato dalla difesa a quattro: “Mi sono innamorato di questo lavoro prima con Spalletti, poi Luis Enrique. Questo tipo di allenatori, che portano tanti giocatori in fase offensiva e che difendono a quattro, mi hanno fatto innamorare. Questa squadra gioca però da anni a tre, ora vediamo, si può anche difendere in un modo e attaccare in un altro tramite alcune rotazioni. Magari cambieremo durante la partita o a seconda dell’avversario”. Subito proposte ambiziose per il nuovo mister giallorosso, che restituisce la sensazione di un professionista appassionato, pronto a sperimentare sistemi di gioco ibridi, in continua evoluzione nel corso del match.

Lo stupore per Pisilli

Nel corso dei primi allenamenti, De Rossi ha auto la possibilità di osservare da vicino alcuni calciatori visti fino a quel momento soltanto in TV, tra i quali sembrerebbe spiccare il giovane Pisilli: “Ero consapevole che i giocatori sono forti, quando li vedi in allenamento Dybala, Lukaku, Pellegrini si vede che sono forti. Mi ha impressionato Pisilli, ammetto che non lo conoscevo”. Un segnale importante nei confronti del talento fatto esordire da Mourinho, che potrebbe trovare posto già dalle prossime gare nel centrocampo di Daniele De Rossi.

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