Serie A, lo scandalo ‘Is Arenas’ continua. Questo calcio non si ama neanche a San Valentino

Una storia infinita in cui la Roma è parte lesa

Un calcio sempre più impazzito
Un calcio sempre più impazzito

CALCIO IS ARENAS SCANDALO / ASROMALIVE.IT – E’ successo tutto in meno di 24 ore, ma la questione annosa dura ormai da mesi lunghi ed infiniti; in estate il Cagliari calcio, società che i benevoli appassionati considerano linda e solida, di quelle che pagano l’iscrizione al campionato con fidejussioni precise e regolari, ha deciso di costruire uno stadio di proprietà, almeno sembrerebbe. Il comune di Cagliari pare non aver dato i permessi indispensabili al club, che ha deciso dunque di spostare la progettazione qualche kilometro più in là, nella cittadina di Quartu Sant’Elena. L’accordo tra il virtuoso presidente Massimo Cellino ed il sindaco Mauro Contini è stato rapido e (in)dolore; senza buttare giù la tipica carovana di pratiche burocratiche è cominciata la costruzione immediata dello stadio ‘Is Arenas’, il progetto futuristico ed autonomo per fare bella figura davanti all’impietoso mondo del calcio e del buisness contemporaneo. Tutto bello nelle intenzioni, ma proprio oggi, 14 febbraio e giorno degli innamorati, sono arrivate le prime contraddizioni pratiche. Cellino e Contini sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta aperta tempo fa dalla Procura in cui si sospettano gravi illeciti negli accordi per la costruzione dell’impianto; pare che il comune di Quartu abbia assegnato, senza gare d’appalto, il lavoro architettonico ad una ditta, ovviamente, di proprietà di Cellino. In tutto ciò rientra anche la As Roma, come parte lesa: lo stadio Is Arenas, a settembre scorso considerato inagibile dal Prefetto Balsamo, era stato chiuso proprio per la sfida tra i sardi ed i giallorossi. La presa di potere di Cellino, che aveva ignorato la decisione dei piani alti rischiando di consentire un afflusso di pubblico fuori dalla norma, è stata prima da regolamento punita con uno 0-3 a tavolino, ma oggi a sorpresa il Tar ha deciso di invalidarlo dando ragione al patron rossoblu. In tutto questo polverone una pessima certezza ci avvolge cuore e mente: oggi è San Valentino, il giorno di chi ama e si fa amare, ma il nostro calcio odierno qualcuno dalla stanza dei bottoni vuole farcelo proprio odiare.

Keivan Karimi

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