Ieri non ha segnato, però ha disegnato calcio
LAMELA/ ASROMALIVE.IT – Di lui Mario Sconcerti dice: “Mi piace tantissimo, a me sembra vicino a essere un fuoriclasse. Ha facilità di dribbling e precisione nel tiro. Finora in stagione ha segnato 14 reti. Senza fare paragoni, ricordo che alla sua età Baggio ne aveva segnati 6, Del Piero 6, Mancini 3, Sandro Mazzola 10, Rivera 7. Di quel livello era Totti, 13 reti a 21 anni, che però fino ai 33 anni due sole volte ha poi segnato più di quanto ha segnato oggi Lamela. Se avrà la stessa continuità avuta fin qui, credo che Lamela diventerà un fuoriclasse probabilmente mondiale. Spero resti alla Roma, ma è un classico giocatore da Real e Manchester United (o City)”.
Mai riflessione fu più corretta. Tra le note più positive della serata di ieri c’è la prestazione di grande sostanza e qualità offerta dall’argentino: da qualche partita a questa parte, infatti, mister Andreazzoli lo ha posizionato sulla fascia destra, cucendogli addosso un doppio compito sia in fase difensiva che in quella offensiva. In azione di contenimento l’argentino arretra insieme a Totti sulla linea dei centrocampisti in una sorta di 4-1-4-1, garantendo più aiuto in difesa al terzino. Quando è la Roma in possesso palla, invece, tende ad accentrarsi per provare la giocata, che sia un tiro in porta o un assist per i compagni: basti considerare la palla d’oro che el Coco ha servito a Destro, in occasione della rete del pareggio e proprio da posizione centrale. E nel brutto primo tempo di ieri è stato l’unico che è sembrato metterci l’anima.
Al suo secondo anno in giallorosso Lamela ha fatto registrare progressi a livello fisico, tattico, realizzativo e mentale che hanno dell’incredibile. Come se i 14 gol messi a segno in campionato finora non bastassero a testimoniare l’enorme salto di qualità compiuto, il ragazzo sta convincendo proprio tutti a suon di prestazione grintose, di sostanza e soprattutto costanti di settimana in settimana.
