Volenti o nolenti, organi di stampa vari fino al 1 settembre prossimo non daranno tregua alla situazione di Mehdi Benatia, il difensore centrale della Roma che da tutta l’estate è considerato un vero e proprio uomo-mercato. Le parole rilasciate alla tv marocchina a maggio sulla sua insoddisfazione per il mancato adeguamento contrattuale hanno ancora un certo eco, che difficilmente si placherà in fretta.
Non sono bastate le rassicurazioni di Benatia ai tifosi (“resto a Roma, tranquilli”), nè le buone prestazioni nella Guinness Cup per essere certi di una sua permanenza. L’inviato di AsRomaLive.it nel ritiro giallorosso oltreoceano ha indagato sulle sensazioni personali del maghrebino, apparso comunque gioviale e ben inserito nel gruppo Roma, assolutamente mai lasciato in disparte e fatto sentire da tutti i componenti come un tassello importante, in maniera identica alla scorsa stagione.
Ma i malumori per le diatribe contrattuali sembrano non placarsi: Benatia a tratti ha dato l’impressione di essere giù di morale e piuttosto cupo, nonostante la vicinanza dei compagni di squadra e la fiducia assoluta riposta in lui da Garcia, che già a luglio aveva provato a convincerlo con un faccia a faccia a restare ed accettare le proposte della Roma.
In definitiva abbiamo scovato un Benatia inserito e ben appoggiato nell’ambiente giallorosso, ma con un cruccio da risolvere che gli frulla in testa. Se fossero concrete, le attenzioni onerose di City e Bayern farebbero vacillare chiunque, figuriamoci uno dei centrali più forti e continui del continente con la possibilità di triplicare il valore del suo attuale ingaggio.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)
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