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GAZZETTA DELLO SPORT Quanto fa male l’Europa all’Italia

Lewandowski

(A. Sacchi) – L’Italia va male in Europa. La Juventus, prima della classe in campo nostrano, perde con l’Olympiacos. La sconfitta è frutto di un brutto primo tempo e di un mediocre secondo tempo, nel quale costruiscono, ma non concretizzano. Buono l’esordio di Morata, da recuperare la condizione di Pirlo e Vidal. Ora la Juve dovrà battere l’Olympiacos in casa e il Malmoe in trasferta, per poi vedersela con l’Atletico. La strada davanti ai bianconeri è tortuosa e serve la Juve migliore.

La Roma ci credeva, sognava l’impresa, la realtà è stato un incubo. Guardiola ha dispensato lezioni di calcio. La sconfitta della bella Roma italiana ha evidenziato la siderale distanza che separa il nostro calcio da quello internazionale. L’avversario davanti a sé è certamente una delle due squadre nel mondo, ma una sconfitta simile non era pronosticabile.

La critica che si fa a Garcia è di non essersi arroccato con un bel catenaccio, per poi giocare di ripartenze. Ma non è questo il suo stile di gioco: mentalità europea, testa alta e ce la giochiamo con tutti. Purtorppo la difesa non ha retto. Guardiola è uno dei pochi geni del calcio mondiale: ha un’idea chiara che esprime con grande convinzione, quasi da fanatico, ai propri giocatori. È un perfezionista con la cultura dell’eccellenza, pensa in continuazione a come aggiornare la propria squadra: sogna di vincere attraverso il dominio e la bellezza. Una vittoria senza merito per lui non è una vittoria.

Tuttavia credo che Garcia e la Roma siano meno distanti di quanto si è visto martedì sera. Sicuramente i giallorossi faranno tesoro di questa sconfitta e impareranno la lezione. La Roma è stata battuta da undici avversari che si muovevano come un blocco unico in 25-30 metri, cercando una superiorità numerica nei pressi della palla. Tutti partecipavano attivamente alla fase di possesso e di non possesso con organizzazione, ritmi e velocità impressionanti. Pressing asfissiante dei tedeschi, che ha permesso a Pep di giocare con la difesa a 3 nonostante i 3 attaccanti di Garcia. Nel campionato italiano il pressing è uno sconosciuto o quasi come, naturalmente, le contromisure al pressing avversario. Compito di Garcia è ora preparare la Roma agli avversari che gioca un calcio non italiano.

 

matteo isidori

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